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Dodici colpi sono stati esplosi in via Ghisleri, a Scampia. Poco dopo le 23, un uomo è entrato nel salone di un barbiere. All'interno si trovava Camillo Esposito, 29 anni. La raffica di colpi è stata diretta contro di lui, che è morto sul posto. Le altre due persone presenti sono rimaste illese. L'aggressore, con il volto coperto e armato di pistola, ha sparato a Esposito, uccidendolo, per poi fuggire a bordo di un'auto dove lo attendeva un complice.

Via Ghisleri è stata spesso teatro di agguati e, negli ultimi anni, oggetto di interventi delle forze dell'ordine con arresti e sequestri di droga. A seguito dell'episodio, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato una riunione urgente del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, e ha disposto l'immediata intensificazione dei controlli nella zona interessata. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, ha evidenziato la necessità di maggiori agenti e militari nelle strade, criticando la chiusura di commissariati come quello di Chiaiano.


Un agguato con modalità camorristiche

La polizia sta indagando per ricostruire il movente. Nonostante Esposito, pregiudicato per reati contro il patrimonio, rapina e porto abusivo di armi, non risultasse legato alla criminalità organizzata, gli investigatori non escludono questa possibilità. Le modalità dell'agguato sono compatibili con quelle riconducibili ai clan. Il titolare del locale e un'altra persona sono già stati ascoltati dalla polizia. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono in corso di esame, e si stanno indagando i possibili legami di Esposito con clan o eventuali sue attività autonome che possano aver provocato il delitto.

Fonte: Ansa 

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