I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello S.C.I.C.O., coordinati dalla Procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione, in Calabria, Campania e Lazio, ad un provvedimento di sequestro di beni per circa 40 milioni di euro, nei confronti di due imprenditori calabresi, operanti nella Piana di Gioia Tauro (RC), attivi nel settore dei prodotti petroliferi, ritenuti collusi con la ‘Ndrangheta. La misura, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, riguarda il patrimonio riconducibile agli imprenditori, costituito, nello specifico, dall'intero compendio aziendale di 6 imprese attive nei settori, tra gli altri, del commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi, della manutenzione e riparazione di containers e della locazione immobiliare di beni propri, 1 ditta individuale operante nel settore agricolo, quote di una società operante nel settore della locazione immobiliare di beni propri, 9 fabbricati, di cui 7 ubicati a Roma, 5 autovetture, 4 orologi di lusso, nonché disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato di 40 milioni di euro. I due uomini indagati figuravano già nell'ambito della operazione 'Andrea Doria', conclusasi nell'aprile del 2021 con l'esecuzione di provvedimenti cautelari personali nei confronti di 23 soggetti e sequestri per oltre 620 milioni di euro. In particolare, sulla base delle risultanze investigative, le indagini avrebbero messo in evidenza un articolato sistema di frode fiscale, realizzata nel settore del commercio di prodotti petroliferi, finalizzate ad evadere l'Iva e le accise, nonché sull'impiego di false dichiarazioni di intento, istituto che ordinariamente consente di acquistare in regime di non imponibilità.
Foto © Imagoeconomica
'Ndrangheta: sequestrati beni per 40mln tra Calabria, Campania e Lazio
- Dettagli
- AMDuemila