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Non riesce ad iniziare il processo d'appello del filone in abbreviato di Rinascita Scott, il procedimento istruito dalla Dda di Catanzaro contro le cosche di ‘Ndrangheta del Vibonese ed i loro sodali, che vede 74 imputati coinvolti. Il nuovo rinvio è stato disposto ancora una volta per problemi nella composizione del collegio giudicante. Nel corso dell'udienza di stamani, infatti, uno dei difensori, l'avvocato Diego Brancia, ha sollecitato la presidente del collegio Caterina Capitò ad astenersi dalla trattazione del processo poiché la stessa ha già fatto parte del collegio che ha emesso sentenza su un procedimento stralcio di Rinascita-Scott nel quale è stato giudicato Giacomo Cichello, assistito da Brancia, assolto il 26 gennaio 2023 da un collegio composto da Fabrizio Cosentino presidente, Caterina Capitò e Assunta Maiore a latere. Gli altri difensori si sono associati alla richiesta mentre si è opposto il sostituto procuratore generale Marisa Manzini e, applicato come pg, il pm della Dda Antonio De Bernardo, sostenendo come non sussista l'incompatibilità e producendo le motivazioni della sentenza che giudica Cichello. L'accusa ha anche chiesto la sospensione dei termini cautelari. Al termine di una breve camera di consiglio la presidente Capitò ha dichiarato di astenersi dalla trattazione del processo inviando gli atti al presidente della Corte d'Appello. È stata inoltre accolta la richiesta di sospensione dei termini cautelari per tutta la durata del processo. L'udienza è stata rinviata al 5 maggio, quando si dovrebbe sapere la composizione del collegio giudicante. Il processo era già stato rinviato dopo l'astensione del giudice Assunta Maiore, dopo che l'avvocato Brancia aveva sollevato la questione per le stesse motivazioni che hanno riguardato oggi Capitò. In seguito all'astensione della Maiore è stata poi sollevata la questione sulla giudice Giovanna Mastroianni per aver fatto parte del collegio che ha emesso sentenza sul procedimento "Nemea" - contro il clan Soriano - costola di Rinascita-Scott e, prima ancora, in veste di gip, per aver preso decisioni sulle indagini di Rinascita-Scott. E' stata sollevata richiesta di astensione anche nei confronti del giudice Abigail Mellace per avere, anche lei nelle vesti di gip, preso posizioni riguardo il maxi procedimento Rinascita-Scott. Il presidente della Corte d'Appello di Catanzaro ha accolto le richieste di astensione per quanto riguarda Giovanna Mastroianni e Abigail Mellace.

Fonte: Ansa

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