All'alba di oggi, a Ivrea, Chivasso e Vibo Valentia, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Torino hanno arrestato 9 persone colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Torino su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, in quanto ritenuti gravemente indiziati a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, nonché truffa aggravata, estorsione, ricettazione, usura, violenza privata e detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso. L'indagine, condotta a partire dal 2015 dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino sotto il coordinamento della Procura della Repubblica - Dda del capoluogo piemontese, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all'operatività di una locale, struttura delocalizzata e territoriale della 'Ndrangheta, operante sul territorio di Ivrea e zone limitrofe, caratterizzata dalla presenza di soggetti ritenuti appartenenti alla cosca degli Alvaro 'carni i cani' di Sinopoli (Rc) che si sarebbe avvalsa della forza d'intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà per commettere in particolare estorsioni, truffe ed usura. I nove indagati, alcuni dei quali già colpiti da diversi precedenti penali e condanne per reati associativi relativi agli stupefacenti, sono stati condotti in diverse carceri di regioni limitrofe al Piemonte in attesa dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip.
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'Ndrangheta nel torinese: nove misure cautelari per associazione mafiosa
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