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I carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ad un presunto affiliato alla 'Ndrangheta, Domenico Cugliari, di 41 anni, di Sant'Onofrio, latitante dopo che nel dicembre del 2019 si era sottratto all'arresto nell'ambito dell'operazione "Rinascita Scott", coordinata dalla Dda di Catanzaro. La notifica del provvedimento restrittivo è stata fatta dai militari, insieme al personale dell'ufficio di Polizia di frontiera, nel momento dell'arrivo del latitante nell'aeroporto di Fiumicino dopo la sua espulsione dal Canada, dove Cugliari si era rifugiato da circa un anno dopo essersi sottratto all'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare. Cugliari, difeso dall'avvocato Giosuè Monardo, è considerato un esponente della cosca capeggiata dal boss Pasquale Bonavota, di 49 anni inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità stilato dalla Direzione centrale della Polizia criminale. Il latitante era stato individuato in Canada nell'agosto del 2020 grazie a specifiche attività investigative condotte dai carabinieri, con il coordinamento della Dda di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri, anche attraverso il canale di cooperazione internazionale di polizia dell'unità I-Can (Interpol cooperation against 'Ndrangheta), progetto interforze finanziato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza per la lotta globale contro la 'criminalità organizzata calabrese cui aderiscono 13 Paesi del mondo e che ha già portato all'arresto di 46 latitanti. Domenico Cugliari è accusato, in particolare, di associazione per delinquere di tipo mafioso ed intestazione fittizia di beni. A Cugliari, inoltre, viene contestata la responsabilità di una rapina in banca, commessa in provincia di Vibo Valentia insieme ad altre persone, che fruttò un bottino di 220 mila euro.

Foto © Imagoeconomica

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