Secondo i magistrati, il fidanzato di Silvia Provvedi riscuoteva il pizzo a Milano per la cosca
Giorgio De Stefano, il figlio illegittimo del boss “Don Paolino”, soprannominato “Malefix” durante la sua partecipazione al Grande Fratello Vip dalla showgirl Silvia Provvedi (Le Donatella) con la quale ha avuto una figlia, è stato condannato a 12 anni e otto mesi di carcere rispetto ai 20 chiesti in un primo momento dalla procura.
Accusato di essere il rappresentante della cosca De Stefano sul territorio milanese, secondo i magistrati, il 41enne sarebbe stato incaricato di riscuotere il pizzo e di tenere i rapporti con gli altri rappresentanti della cosca presenti a Milano.
Nel processo denominato “Epicentro”, oltre a De Stefano, sono state condannate altre 52 persone, alcune delle quali dovranno scontare venti anni di carcere. Tra queste figurano: il boss Filippo Barreca, Demetrio Condello, Carmine De Stefano, Orazio De Stefano, Antonio Libri e Luigi Molinetti (alias "La Belva"); anche se la pena più alta è stata inflitta a Francesco Campagna, il quale dovrà scontare 23 anni di carcere.
Durante le udienze, il pubblico ministero Walter Ignazitto ha ribadito che: "La cosca De Stefano rimane la più potente e la più autorevole".
Intanto, stando a quanto si apprende dal giornale on-line Fanpage.it, gli avvocati difensori di Giorgio De Stefano fanno sapere che una volta pubblicate le motivazioni, non mancheranno di presentare il ricorso.
Foto © Imagoeconomica
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