Hanno un valore di 800 milioni di euro i beni sequestrati a tre fratelli di Lamezia Terme (Cz) dai finanzieri del comando provinciale di Catanzaro, con la collaborazione del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Roma, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri.
I fratelli Franco, Pasqualino e Marcello Perri, "costituiscono gli imprenditori di riferimento delle cosche operanti nel comprensorio lametino, in quanto asservendo le aziende di cui sono titolari agli interessi e alle esigenze dell'associazione 'ndranghetista, sono legati a quest'ultima da un illecito accordo a prestazioni corrispettive, di reciproco e mutuo vantaggio". Questo è quanto si legge nel decreto di sequestro dei lor beni disposto dal tribunale del capoluogo su richiesta della Dda di Catanzaro. I Perri, sempre secondo l'accusa, avrebbero "ottenuto ingenti profitti grazie all'intermediazione mafiosa e in violazione delle regole del libero mercato". Grazie all'intervento della 'Ndrangheta, le loro aziende avrebbero ottenuto il monopolio nelle attività di interesse. Franco, Pasqualino e Marcello Perri sono figli di Antonio, ucciso il 10 marzo 2003 a Lamezia Terme, davanti a un supermercato di sua proprietà, mentre si accingeva a realizzare il centro commerciale "Due Mari", uno dei più grandi della Calabria, sequestrato stamane.
Nello specifico il sequestro di prevenzione ha riguardato 22 complessi aziendali, comprendenti il centro commerciale; 19 ipermercati; attività di commercio di autoveicoli e di rivendita di motocicli e ciclomotori; attività operanti nei settori: costruzione di edifici residenziali e non residenziali; intermediazione finanziaria; recupero e riciclaggio di cascami e rottami metallici; produzione di gelati; gestione di impianti polivalenti; locazioni immobiliari; partecipazioni in 34 società, attive nei settori della grande distribuzione alimentare, rivendita di autovetture, ottica, commercio al dettaglio di generi alimentari, ristorazione, immobiliare, ed anche le quote di partecipazione nella squadra di calcio "Vigor Lamezia" e nella squadra di volley "Pallavolo Lamezia"; 26 fabbricati e 2 ville di lusso. E ancora: 19 autoveicoli tra i quali una Ferrari; 4 moto di lusso; una ditta individuale, operante nel settore della ristorazione; tutti i rapporti bancari intestati o riconducibili ai proposti e ai loro familiari.
'Ndrangheta: sequestrati beni per 800 mln di euro a tre imprenditori
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