La Dda di Catanzaro e gli uomini del Gruppo della Guardia di Finanza di Crotone hanno dato esecuzione, dopo un'articolata attività di indagine coordinata dal procuratore capo della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri, dall'Aggiunto Vincenzo Capomolla e dal Sostituto Domenico Guarascio, alla misura di prevenzione patrimoniale, emessa dalla Sezione Seconda Penale - Misure di Prevenzione del Tribunale di Catanzaro, a firma del Giudice estensore Arianna Roccia. In tutto sono stati sequestrati beni per un valore stimato pari a diverse decine di migliaia di euro a un detenuto, ritenuto tra gli elementi di vertice della potente cosca di 'Ndrangheta Farao-Marincola egemone sul territorio della cittadina di Cirò Marina (KR) ma con importanti ramificazioni nel nord-Italia, in Germania ed all'estero.
L'uomo era già stato recentemente condannato in appello per associazione mafiosa, nell'ambito dell'Operazione "Stige", condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
L'esecuzione del provvedimento di sequestro dei beni rappresenta l'epilogo di una complessa attività investigativa svolta dalla Guardia di Finanza di Crotone che ha permesso di far luce sui beni acquisiti con i proventi delle attività illecite commesse nel tempo (associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, anche nella forma associata, ed estorsione). Complessivamente, in esecuzione del decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro sono stati sottoposti a sequestro il 90% delle quote sociali di una s.a.s. (con sede a Cirò Marina ed operante della produzione dei prodotti dolciari), 2 ditte individuali (la prima con sede a Verona ed operante nel settore della ristorazione e la seconda avente sede legale a Cirò Marina ed esercente l'attività di procacciatori d'affari), disponibilità finanziarie presenti in diversi conti correnti e una polizza assicurativa.
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