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I trafficanti di droga legati alla ‘Ndrangheta  si recavano a Malta tramite una compagnia di traghetti locale (la Virtu Ferries) con le loro auto in cui erano stati predisposti degli scompartimenti per il contrabbando di cocaina. E’ quanto emerge dalle carte dell’operazione “Cripto” condotta dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro e del servizio centrale investigazione criminalità organizzata della Guardia di finanza di Roma, coordinati e diretti dalla Dda di Reggio Calabria che ha portato all’esecuzione di 57 misure cautelari disposte dal gip di Reggio Calabria di cui 43 in carcere e 14 ai domiciliari.
I documenti del tribunale, esaminati e riportati da Times of Malta, descrivono in dettaglio come Orazio Coco, uno dei presunti corrieri della droga, si era recato a Malta tramite la Virtu Ferries a bordo di una Fiat Punto hatchback il 23 febbraio 2018 per prendere contatto con gli acquirenti locali dei narcotici prima di fare ritorno in Sicilia, appena due giorni dopo.
Un’altro dei soggetti che usava questo metodo era Ivan Meo - ora ai domiciliari - che nel 2018, assieme a due soggetti, si era recato via mare a Malta riportando poi in Italia oltre 50mila euro provento di cessione di droga. L’uomo, secondo gli inquirenti, faceva parte di una squadra di trafficanti di droga catanesi che trasportavano regolarmente droga a Malta per conto della 'Ndrangheta.
L’organizzazione criminale, come ha detto il comandante della Guardia di Finanza Carmine Virno, “comunicava tramite un codice complesso che abbina numeri a lettere dell'alfabeto apparentemente casuali, senza spazi o punteggiatura”. Inoltre durante la conferenza stampa tenuta ai margini dell’operazione il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro Dario Solombrino ha spiegato che  “i membri e i capi dell'organizzazione si erano organizzati per comunicare tra loro in codice. Di questa operazione siamo molto orgogliosi. Non è stata la classica operazione perché per arrivare a questo risultato ci sono stati diversi sequestri per oltre 100 chili di sostanza di stupefacenti e arresti dei corrieri in flagranza. Questa operazione si è andata via via gonfiando con attività investigative originali perché hanno dovuto confrontarsi con dei criminali assolutamente originali attraverso una rete di sim tedesche intestate a prestanome, e già questo poteva essere un problema non da poco, ma soprattutto usavano dei codici crittografici numerici non associati banalmente alle lettere. Questo ha posto non poche difficoltà investigative”.

In foto: la capitale di Malta, la Valletta © gengish skan

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