A presiedere il dibattimento sarà la giudice Claudia Caputo
In seguito alla ricusazione del giudice Tiziana Macrì, chiesta e ottenuta dalla Dda di Catanzaro, sarà la giudice Claudia Caputo a presiedere il maxi processo Rinascita-Scott contro le cosche del vibonese, con 325 imputati nel solo rito ordinario. A latere, invece, siederanno le colleghe Brigida Cavasino e Gilda Romano, che nei giorni scorsi si erano astenute, per poi vedersi rigettare la richiesta di astensione dal presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Antonio Erminio Di Matteo. Nell'udienza di oggi, però, la seconda, uno dei legali difensori, l'avvocato Diego Brancia, ha nuovamente annunciato una richiesta di ricusazione dei due giudici a latere che hanno fatto parte, insieme al giudice Macrì, del collegio giudicante nel processo "Nemea" contro il clan Soriano di Filandari (Vv). Processo all'interno del quale erano confluite anche delle contestazioni presenti in Rinascita-Scott su alcuni imputati. Intanto si attende la decisione sulla richiesta della Dda guidata da Nicola Gratteri di unificare al processo principale anche il troncone che vede imputati nel giudizio immediato quattro persone (fra cui l'avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli), più un secondo troncone con altri tre imputati. Richiesta che ha trovato l'opposizione proprio dei legali di Pittelli. Sempre nell'udienza di stamattina, infine, è stato depositato il verbale d'interrogatorio del pentito Gaetano Cannatà, che agli inquirenti, nel dicembre scorso, ha svelato una presunta strategia di molti imputati volta a far slittare il più possibile i tempi del dibattimento (chiedendo di scegliere il rito ordinario) così da far scadere i termini di custodia cautelare.
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