Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Non solo il settore farmaceutico rientrava negli interessi della cosca Grande Aracri di Cutro, ma anche quello delle biomasse.
L'organizzazione criminale si muoveva su più piani per riciclare il denaro proveniente dai traffici illeciti e allo stesso tempo per assumere un profilo apparentemente pulito e non attirare l'attenzione degli inquirenti.
Dagli atti dell'inchiesta "Farmabusiness", condotta dalla Dda di Catanzaro, che ieri ha portato all'arresto di 19 persone, tra le quali il presidente del consiglio regionali della Calabria Mimmo Tallini, è emerso che il clan voleva entrare in società con alcuni imprenditori russi.
Ai Grande Aracri, e nello specifico a due nipoti diretti del boss Nicolino Grande Aracri, fanno capo infatti alcune società attive nel trasporto di cippato, la materia legnosa utilizzata per produrre energia nei vari impianti di biomasse presenti nel crotonese, come quelli di Cutro e Strongoli.
Da una conversazione intercettata nell'abitazione di Nicolino Grande Aracri, risalente al 2012, gli inquirenti hanno appreso che il boss aveva convocato una riunione con alcuni imprenditori provenienti dalla Russia. "incontro - si legge negli atti - che verteva sulla possibilità di innestarsi nel commercio di cippato attraverso la nascita e la fusione di due società, una in Italia e l'altra in Russia, in grado di curare l'import export via mare del predetto combustibile, di determinare i prezzi di acquisto e vendita, di sfruttare il sistema illecito delle false fatturazioni per conseguire ancora più ingenti profitti, di eludere investigazioni tributarie e di polizia giudiziaria, nonché di adottare stratagemmi idonei a trasferire capitali illeciti all'estero riciclandoli e farli così rientrare in Italia". Poco tempo dopo quella riunione con i russi, in occasione di una perquisizione nell'abitazione di Nicolino Grande Aracri furono ritrovati documenti commerciali relativi al cippato, qualità e prezzo, nonché informazioni sulle distanze tra il luogo di produzione e i porti di destinazione Arkhagelsk e San Pietroburgo.

Dimissioni Tallini
Intanto, nella giornata di ieri, dopo l'arresto per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, Domenico Tallini ha annunciato le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio regionale della Calabria.
Il suo legale, l'avvocato Vincenzo Ioppoli, ha comunicato di essere stato delegato dal proprio assistito "a rassegnare formalmente le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio regionale, non potendo una così alta carica istituzionale risultare appannata dall'indagine in corso. Il consigliere Tallini intende, altresì, dimettersi da Vice-coordinatore regionale e coordinatore provinciale del Movimento Politico Forza Italia". Ioppoli, inoltre, ha fatto presente che il suo assistito, "per rispetto della funzione del Giudice per le Indagini Preliminari che procederà nei prossimi giorni al suo interrogatorio di garanzia, ritiene di non dover rilasciare o anticipare alcuna dichiarazione né i contenuti degli argomenti difensivi che riferirà puntualmente al Giudice nella sede prevista".

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

'Ndrangheta: affare da 100 milioni su farmaci e antitumorali

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos