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di AMDuemila
La prima udienza si terrà nell’aula bunker di Rebibbia, a Roma, in attesa che siano ultimati i lavori a Lamezia Terme

E' stata fissata per il prossimo 11 settembre, nell'aula bunker del carcere di Rebibbia a Roma, l'udienza preliminare dell'inchiesta Rinascita-Scott. Il gup distrettuale di Catanzaro Carlo Paris dovrà valutare la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, rappresentata dal Procuratore capo Nicola Gratteri, pm Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Andrea Mancuso, nei confronti di 456 imputati mentre, rispetto all'avviso di conclusione indagini, i magistrati hanno stralciato la posizione di 23 persone. Sono 224 le parti offese tra cui figurano i comuni di Vibo Valentia, Filandari, Zungri, Limbadi, Maierato, Nicoleta, Pizzo, ed altri, la Provincia di Vibo, la Regione Calabria, la Prefettura di Teramo e Ministero della Giustizia.
L'inchiesta è quella che lo scorso dicembre ha portato all'operazione, da parte dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, in varie regioni e alcune nazioni estere, che ha disarticolato le maggiori famiglie di 'Ndrangheta del Vibonese a cominciare da quella di riferimento, i Mancuso di Limbadi, guidata dal boss Luigi Mancuso in ottimi rapporti con i De Stefano di Reggio Calabria ed i Piromalli di Gioia Tauro, ed a capo del "Crimine" della provincia di Vibo Valentia con compiti di collegamento con la provincia di Reggio e il crimine di Polsi, vertice assoluto della 'Ndrangheta unitaria.
L'operazione oltre al clan Mancuso ha colpito in particolare il clan Accorinti di Zungri, il clan Fiarè-Razionale-Gasparro di San Gregorio d'Ippona, il clan Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia.
Numeri che sono aumentati con la conclusione indagini, arrivando a toccare quota 479, per poi scendere, a seguito dello stralcio di 23 posizioni, a 456. Tra gli indagati anche politici, ex sindaci, avvocati, commercialisti, funzionari dello Stato e appartenenti a logge massoniche.
Fra le richieste di rinvio anche quelle a carico dell'avvocato ed ex senatore di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, degli avvocati Francesco Stilo e Nazzareno Latassa, dell'ex sindaco di Pizzo Calabro, Gianluca Callipo, degli ex consiglieri regionali Pietro Giamborino, Nicola Adamo e Luigi Incarnato, dell'ex assessore di Vibo Vincenzo De Filippis, dell'ex consigliere comunale di Vibo Alfredo Lo Bianco, dell'ex sindaco di Nicotera, Salvatore Rizzo.
Ovviamente l'udienza preliminare comincerà a Roma ma dovrebbe tornare presto in Calabria, in particolare quando saranno ultimati i lavori - che cominceranno il 17 agosto - in un immobile di 3.000 metri quadrati nell'area industriale di Lamezia Terme che un protocollo d'intesa firmato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede destina allo scopo.
Un'operazione finanziata e avvenuta sotto l'egida del ministero con la collaborazione della Regione, del Demanio, degli uffici giudiziari di Catanzaro, dell'avvocatura e della struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri, per garantire il rispetto delle misure sanitarie. La nuova aula bunker servirà in futuro anche per altri processi.

Foto © Imagoeconomica

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