di AMDuemila
E’ accusato di scambio elettorale politico-mafioso per avere sollecitato l'appoggio elettorale del fratello
Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ha concesso i domiciliari ad Antonino 'Nino' Creazzo, indagato nell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria "Eyphemos”. L’operazione, avvenuta lo scorso febbraio, aveva inferto un duro colpo all'asse politico-mafioso nei centri di Sant'Eufemia in Aspromonte, Sinopoli e San Procopio in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria del 26 gennaio 2020. Nino Creazzo è fratello di Domenico, ex sott'ufficiale della Guardia di Finanza ed ex sindaco di Sant'Eufemia in Aspromonte, eletto consigliere regionale nella lista Fratelli d'Italia nella circoscrizione provinciale di Reggio Calabria. Domenico Creazzo è stato sospeso dalla carica dopo l’arresto avvenuto a fine gennaio e si trova anch’egli detenuto agli arresti domiciliari, provvedimento già confermato dal Riesame anche per Domenico Galletta, un medico molto noto a Reggio Calabria, che secondo l'accusa era il raccordo tra i Creazzo e alcuni ambienti mafiosi al fine di acquisire consenso elettorale. Antonino Creazzo, marito di Ivana Fava, ex luogotenente dei carabinieri e figlia di Antonino Fava, assassinato da un commando della 'Ndrangheta il 18 gennaio del 1994 nei pressi di Scilla insieme al collega Vincenzo Garofalo, è accusato di scambio elettorale politico-mafioso per avere sollecitato l'appoggio elettorale per il fratello Domenico, in cambio di favori e di ogni utilità, alla cosca Alvaro, ritenuta tra le più potenti 'famiglie di 'Ndrangheta' e storicamente egemone a Sinopoli, San Procopio e Sant'Eufemia Aspromonte. Da quanto si apprende la Procura di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri, presenterà ricorso contro il provvedimento deciso dal Tribunale del Riesame.
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