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tribunale aula c imagoeconomica 4di Aaron Pettinari
Sono due i collaboratori di giustizia sentiti ieri davanti alla Corte d’assise di Reggio Calabria nel processo ‘Ndrangheta stragista che vede imputati il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano, già al 41bis, e Rocco Santo Filippone. Entrambi sono accusati per gli attentati ai Carabinieri avvenuti tra il 1993 e il 1994 in cui morirono anche i due appuntati Garofalo e Fava. Il primo ad intervenire in videoconferenza è stato Leonardo Bruzzese. Pur non essendo formalmente affiliato di 'Ndrangheta, Bruzzese è stato diverso tempo alle dipendenze di Giuseppe Ladini, uno dei capi dell’omonimo clan di Cinquefrondi. Nel suo passato era stato coinvolto anche in diversi traffici di armi. Così, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, ha riferito anche di averle vendute ad Antonino Filippone di Meliccuco. "Lo conobbi a casa di Giuseppe Ladini che mi disse che era interessato alle armi ed io le ho portate. Poi conobbi anche suo fratello Francesco e ad Anoia so che c'erano i loro cugini, Rocco e Sebastiano Filippone. Erano un'unica cosca". Successivamente è stata la volta del pentito siciliano Francesco Paolo Anzelmo, ex sottocapo del mandamento palermitano della Noce. L'ex killer ha riferito del ruolo de fratelli Giuseppe e Filippo Graviano all'interno del mandamento di Brancaccio, in sostituzione di Pino Savoca, e del progetto degli attentati del 1992. "Falcone e Borsellino erano nell'elenco da tempo - ha detto Anzelmo - Loro avevano istruito il maxi processo. Falcone cercava sempre di cautelarsi. Lui era molto intelligente e aveva imparato dagli altri omicidi. Vedendo come avevamo ucciso Cassarà non scendeva più dalla macchina in via Notarbartolo (dove il giudice abitava, ndr) ma la vettura saliva sul marciapiede e si fermava davanti all'androne, così non usciva mai allo scoperto". Rispetto ai rapporti tra la mafia siciliana e quella calabrese Anzelmo ha riferito che "il capomandamento di San Giuseppe Jato, Salomone, aveva rapporti ma adesso non ho ricordi chiari".

Dossier Processo 'Ndrangheta stragista

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