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carabinieri arresto 2015I delitti commessi tra il 2008 ed il 2010
di AMDuemila
Importante operazione ieri mattina da parte dei Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Milano che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte d'assise d'appello di Milano nei confronti di 8 persone accusate degli omicidi di Carmelo Novella, Antonio Tedesco e Rocco Stagno, tutti ritenuti appartenenti alla 'locale' di Seregno-Giussano e uccisi tra il 2008 e il 2010 tra le province di Milano e Como.
I provvedimenti fanno riferimento ad un'indagine del Ros, che nell'aprile del 2011 aveva portato il gip del tribunale di Milano ad emettere un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 soggetti ritenuti responsabili di associazione mafiosa, omicidio, detenzione e porto illegale di armi, sottrazione e occultamento di cadavere.
Un contributo importante è giunto dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonio Belnome, ex capo della locale di 'ndrangheta di Giussano. Grazie a lui era stato accertato che l'omicidio di Carmelo Novella, capo della Lombardia, era avvenuto per bloccare il suo tentativo di emancipazione dalla 'Provincia' reggina, mentre quelli di Tedesco e Stagno erano da ricondurre alle dinamiche conflittuali interne alla locale di Guardavalle (Catanzaro).
I provvedimenti sono scattati all'esito del processo di secondo grado che lo scorso 15 ottobre ha portato la conferma della condanna all'ergastolo nei confronti di otto dei nove imputati. La Corte d'assise d'appello aveva anche ritenuto sussistente il concreto pericolo di fuga. In particolare, la Corte, come chiesto dal sostituto pg Galileo Proietto, ha confermato gli ergastoli per Rocco Cristello, Francesco Cristello, Francesco Elia, Claudio Formica, Leonardo Prestia, Massimiliano Zanchin, Christian Silvagna e Sergio Sestito (tutti ora raggiunti da misure cautelari), riducendo o cancellando, a seconda delle posizioni, soltanto l'isolamento diurno data la prescrizione di alcuni capi di imputazione. La pena di Domenico Tedesco, invece, è passata dall'ergastolo ai 12 anni. Nel 2013 con una storica sentenza sulla presenza della mafia calabrese al nord erano stati inflitti 15 ergastoli, a vario titolo, per i tre omicidi e poi nel giugno 2014 in appello erano state confermate 13 condanne al carcere a vita, mentre per altri imputati erano state ridotte le pene. Infine, la Suprema Corte due anni e mezzo fa annullò con rinvio l'ergastolo per nove imputati, otto dei quali di nuovo condannati al carcere a vita nell'appello 'bis'.

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