Undici arresti a Reggio Calabria
di AMDuemila
E' stata battezzata come "Happy dog" l'operazione che ieri mattina è stata condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Bovalino, sotto le direttive della Dda, diretta da Procuratore capo Giovanni Bombardieri. In totale sono stati eseguiti undici provvedimenti, sette ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e quattro ai domiciliari; tre obblighi di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria ed un obbligo di dimora.
Un'inchiesta che ha consentito di accertare l'infiltrazione nel settore canino degli interessi di persone ritenute vicine alla cosca Zagari-Fazzalari-Viola della 'ndrangheta, con conseguente condizionamento degli appalti indetti dal Comune di Taurianova per l'assegnazione dei servizi di custodia e assistenza nei canili privati.
Un settore apparentemente poco redditizio ma che evidente fa gola alle cosche ed ai loro molteplici interessi.
Dall'inchiesta sono emerse anche le presunte condotte intimidatorie ed estorsive ai danni di un imprenditore del settore della custodia canina, vessato anche da persone vicine alle cosche di Platì e Sant'Ilario sullo Ionio. L'indagine ha consentito anche di portare alla luce condotte di concorrenza sleale finalizzate ad ostacolare e screditare l'operato del titolare del canile della Locride "che si era aggiudicato l'appalto di Taurianova - riferisce in un comunicato la Questura di Reggio Calabria - anche attraverso campagne mediatiche e denigratorie, con il coinvolgimento di trasmissioni televisive locali e nazionali, realizzate con il concorso di funzionari pubblici infedeli, che ponevano in essere comportamenti ostruzionistici nell'esercizio delle loro funzioni in danno della vittima, ed esponenti locali di associazioni animaliste".
Sono anche emersi delitti di intestazione fittizia di beni al fine di partecipare ad alcune gare di appalto nel settore canino, nel tentativo di superare gli impedimenti derivanti dalle interdittive antimafia disposte dalla Prefettura di Reggio Calabria, con conseguente truffa aggravata ai danni di Enti comunali.
Fonte ANSA
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