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Antonio Idone, ingegnere ed ex membro di FinCalabra, non ha escluso nemmeno “la manipolazione” delle conversazioni registrate al processo Gotha nel quale è tra gli imputati principali della cupola di Reggio, retta sulle commistioni tra mafia, politica e massoneria.
Idone, si apprende dalla Gazzetta del Sud, condivide infatti le accuse più pesanti insieme ai coimputati Paolo Romeo (avvocato, secondo l’accusa la mente dell’associazione criminale), Natale Saraceno e Antonio Marra (ugualmente avvocato e gran cerimoniere nella cupola massonica): “In concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, Romeo Paolo in qualità di gerente e dirigente sostanziale dell’associazione; Saraceno Natale quale suo consigliere in funzione di predisporre i bilanci, le scritture e la gestione contabile, in maniera funzionale a conseguire lauti finanziamenti pubblici; Marra Antonio quale concorrente morale coinvolto nella individuazione del soggetto a cui intestare il ruolo di rappresentante dell’associazione; Idone Antonio quale procacciatore di finanziamenti dagli enti locali, attribuivano fittiziamente la rappresentanza formale del Circolo Pescatori Posidonia ed i successivi contributi e sovvenzioni pubbliche conseguite dalla predetta associazione, a soggetti terzi, al fine di celare il ruolo di determinazione delle scelte e degli indirizzi dell’associazione”. Si tratta, secondo l’accusa dei pm Giuseppe Lombardo, Stefano Mugolino e Walter Ignazitto, di fatti aggravati in quanto “funzionali ad agevolare l’infiltrazione della ‘Ndrangheta nelle relazioni profittevoli con la Pubblica Amministrazione e con la politica”.
Ma Idone, che è stato interrogato davanti al gup reggino Pasquale Laganà, si è difeso dalle accuse dichiarando la propria estraneità, a cominciare dal rapporto con Romeo, che afferma di conoscere “da 35 anni” anche se “con il mio incarico in FinCalabra non ha alcuna attinenza”, per poi passare a descrivere i suoi contatti con Marra. Il processo nel quale Idone è alla sbarra è il troncone che celebra il rito abbreviato per 32 imputati.

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