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op-ndrangheta-091013di Savino Percoco - 9 ottobre 2013 - VIDEO/FOTO
Come un grande colosso multinazionale gestisce un mercato di aree oltre i confini territoriali con maestosa intelligenza manageriale e organizzativa. Non parliamo di un “piccolo genio” che sacrifica sudori e impegno per accrescere affascinanti sogni, ma di sangue, violenza e morte. Questa è la ‘Ndrangheta.
Una sottile autostrada tra Nord e Sud, che trova il suo “Vaticano” in Calabria e coordina un’illegale e “invisibile” sistema d’affari, generato da una “mafiosa prepotenza” che accresce la sua benzina nella paura delle vittime.
L’ennesimo allacciamento è stato sgominato all’alba odierna, quando sono state eseguite 13 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Firenze su richiesta della Dda. Nome dell'operazione è “Runner”, la quale trova origine dall’omonimo scooter rintracciato dai carabinieri di Lucca e utilizzato in occasione di una irruzione, in cui confluisce parte dell'indagine Lupicera, indagine della Guardia di Finanza che stava investigando sulla Lombardo Costruzioni.
Da due anni gli inquirenti erano impegnati nell'inchiesta. Così sono state evidenziate due distinte associazioni per delinquere operanti prevalentemente nelle Province di Lucca, Pistoia, Crotone e Reggio Calabria e finalizzate ad estorsioni, minacce, ricettazione incendi e detenzione di armi, l’una, e al traffico di stupefacenti, l’altra, con l’obiettivo di reinvestire il ricavato nel reggino e/o coprire i bisogni delle famiglie di 'ndranghetisti arrestati.
Entrambi i filoni criminali erano coordinati da Giuseppe Lombardo (figlio di Antonino e fratello di Angelo, ucciso durante la faida di fine anni '80, tra i clan Facchineri e Albanese), calabrese emigrato ad Altopascio (Lucca) e collante tra Calabria e Nord Italia per la cosca di Cittanova (RC) vicina alla famiglia Facchineri.

A latere di appena 4500 euro di reddito annuo e 10200 della moglie, dichiarati nel 2011 da Lombardo, la GdF ha segnalato villeggiature, vacanze in montagna, possesso di immobile dal valore di un milione di euro e una Bmw di 70mila circa, evidenziando il paradossale tenore di vita della famiglia, probabilmente origine del sospetto d’indagine.
Tra gli arresti anche Maria, sorella del Lombardo, Salvatore Varsalona (già condannato in passato per omicidio), Giuseppe Toscano, Antonio Scavelli, Alessio Mecca (già noto per un brutale pestaggio), Salvatore Spataro, Antonio Barbuto, Gianluca Cecere, Francesco Benevento, Giuseppe Violi, Ricky Bogdan, Luca Tomei e Ghery Fariello.
I reati contestati sommano racket, seguiti da incendi e danneggiamenti ai danni di imprenditori (furgoni, abitazioni, capannoni), traffico di stupefacenti  e armi da fuoco nonché violenze e minacce a mano armata in caso di pagamenti tardivi. Tra gli episodi incriminati vi sono anche un lancio di molotov contro l’abitazione di un imprenditore, un incendio d’auto per un piccolo impresario edile, incendio del magazzino di una ditta di articoli industriali.

I numeri dell’operazione:
13 ordinanze di custodia cautelare;
16 perquisizioni domiciliari;
94 militari, un elicottero e 4 unità cinofile impiegate;
6 armi, 104 munizioni e 2 chili di droga sequestrate;
2 abitazioni sigillate in località Biagioni e in pieno centro a Spianate con auto e terreni sequestrati dal valore di 1 milione 400mila euro circa

FOTOGALLERY L'operazione dei carabinieri di Lucca contro la 'Ndrangheta

VIDEO 'Ndrangheta, 13 arresti in Toscana con l'Operazione Runner - 1° video operazione Carabinieri



VIDEO 'Ndrangheta, 13 arresti in Toscana con l'Operazione Runner - 2° video operazione Carabinieri

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