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girasole-carolina-webSindaco Girasole: “Poteri occulti non vogliono la crescita”
di Maria Loi - 11 gennaio 2012

Crotone. A Isola Capo Rizzuto l’anno inizia con un nuovo attentato alle istituzioni. E’ l’ennesimo episodio intimidatorio ai danni dell’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto e del coraggioso sindaco Carolina Girasole quello che nella tarda serata di sabato 7 gennaio ha spinto alcune persone non identificate ad incendiare il portone del Municipio. Per fortuna l'intervento dei vigili del fuoco, avvertiti da alcuni passanti, ha consentito di evitare che le fiamme si propagassero all'interno del palazzo comunale.

Amareggiata per l’accaduto, il sindaco di Isola Capo Rizzuto che con il suo lavoro si oppone a logiche criminali e mafiose,  ha dichiarato che l’incendio del portone del Comune, non è che la prosecuzione degli attentati subiti nel corso della sua amministrazione. Nel luglio 2010, a pochi giorni di distanza una dall’altra, furono bruciate le auto del responsabile dell'ufficio tecnico urbanistico del comune di Isola Capo Rizzuto e del vice sindaco. Poi è toccato alla Opel Corsa in uso al marito dello stesso sindaco Girasole. Il 13 febbraio scorso, poi, era stata incendiata l'auto del dirigente ai Lavori pubblici del Comune.
“Ritengo - ha detto la Girasole in merito alla recente intimidazione - che si tratti di un messaggio lanciato da determinati poteri occulti che vogliono tenere Isola Capo Rizzuto nelle condizioni in cui si trovava, per poter gestire meglio i propri interessi”.
Il sospetto che in questo tentativo di incendio ci possa essere lo zampino della criminalità organizzata nasce dal fatto che, proprio due giorni prima, lo stesso sindaco aveva annunciato che quattro immobili confiscati alla ‘Ndrangheta sarebbero stati destinati all’utilizzo per fini sociali attraverso alcuni progetti del Comune rivolti ai giovani. In particolare, si tratta di beni che erano stati sequestrati alla locale cosca Arena, e precisamente, un fabbricato di due piani in località Le Cannella, che sarà ristrutturato e poi trasformato in “Colonia climatica”; di una villa di due piani da ristrutturare e adibire a istituto scolastico; due piani di un immobile ubicato in via Le Castella, che ospiterà la “Casa della musica per minori a rischio” ed infine, “Il giardino botanico didattico della flora mediterranea”, che sorgerà sul terreno confiscato di località Cepa.

Diverse le telefonate di solidarietà ricevute dal primo cittadino, tra queste anche quella di Don Luigi Ciotti. “Don Luigi – ha detto Carolina Girasole – mi ha espresso anche la sua vicinanza invitandomi a non mollare e ad andare avanti. Sei nei nostri pensieri, ha aggiunto, e ci sentiamo molto vicini ad Isola Capo Rizzuto”. “Io – ha detto ancora il sindaco di Isola Capo Rizzuto – l’ho ringraziato per la solidarietà e l’ho rassicurato che il nostro impegno sarà quello di sempre”.

Nel condannare fermamente il vile atto perpetrato ai danni del Comune di Isola Capo Rizzuto, la reazione di ANTIMAFIADuemila esprime la propria solidarietà al sindaco Carolina Girasole nella speranza che possano essere presto individuati i responsabili.

 

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