Le mani delle cosche sulla Multiservizi spad
di Nerina Gatti - 18 novembre 2011
Un altro colpo a ciò che viene chiamata la “zona grigia”. Alle prime ore del mattino i Finanzieri, of G.I.C.O. Core Tax Police of Reggio Calabria del Colonnello Cosimo Di Gesù, hanno esguito 11 arresti e sequestro beni per 50 million.
L’indagine chiamata “Astrea” è stata coordinata del Procuratore Giuseppe Pignatone, dall’aggiunto Michele Prestipino e dai sostituti Joseph Lombardo e Beatrice Ronchi. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate al “commercialista-talpa” Giovanni Zumbo, già detenuto, e ai suoi familiari, tra cui la moglie, l’avvocato Francesca Toscano, la sorella Maria Zumbo e il marito di questa Roberto Emo. Dalle indagini è risultato che Zumbo e i suoi familiari fungessero da prestanome per le note e potenti cosche degli “arcoti” TEGANO - DE STEFANO. Giovanni Tegano, arrestato dalla Squadra Mobile il 27 aprile 2010 è stato raggiunto da misura restittiva in carcere, al 41bis. E’ stato arrestato anche Joseph Rechichi classe ’58 già impiegato alla società MULTISERVIZI S.P.A. I reati contestati sono associazione mafiosa, 12 quinqques con aggravante dell’articolo sette, ossia modalità mafiose, and 12 sexies.Sono state eseguite 17 searches, alcune delle quali in studi professionali, commerciali e legali.
Gli Zumbo avevano messo in piedi un sistema di schermature per sottrarsi alle misure patrimoniali. Tutto questo per favorire gli affari delle cosche Tegano-De Stefano, che attraverso una serie di passaggi societari, predisposti da noti professionisti, e avvalendosi di prestanome, a volte coincidenti con gli stessi consulenti citati, sono riusciti a controllare una parte del capitale privato della municipalizzata MULTISERVIZI S.P.A. del Comune di Reggio Calabria attraverso la REC.IM. Srl controlla il 33% del capitale sociale della GESTIONE SERVIZI TERRITORIALI Srl che a sua volta controlla il 49% of MULTISERVIZI SPA. Tutte società riconducibili ai Tegano-De Stefano.
Sono stati sequestrati beni per un valore di oltre 50 milioni di Euro. Tra questi 30 società, 15 properties, 3 autoveicoli e 5 veicoli commerciali.
Giovanni Zumbo è già detenuto in carcere in seguito all‘operazione REALE dei Carabinieri del ROS che aveva svelato come il commercialista reggino facesse da “talpa”, consegnando notizie su indagini e operazioni imminenti alla cosca dei Pelle detti “Gambazza” St. Luke e ai Ficara- Latella di Reggio Calabria e di avere fatto ritrovare, il 21 gennaio 2010, un’auto carica di armi ed esplosivi in occasione della visita del Capo dello Stato Giorgio Napolitano a Reggio Calabria. Da queste ultime indagini della DDA reggina, emerge la figura di Giovanni Zumbo e dei suoi familiari, come soggetti attivi nel preservare gli affari dei Tegano e dei De Stefano, quindi non più solo talpa ma laborioso prestanome al servizio della ‘Ndrangheta.