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Assolto in appello il collaboratore di giustizia Salvatore Pace, imputato dopo la riapertura delle indagini sull'omicidio di Umberto Mormile, l'educatore del carcere di Opera ucciso dalla ‘Ndrangheta nelle campagne di Carpiano, nel Milanese, l'11 aprile del 1990. Lo ha deciso la Corte di Assise d'appello di Milano "perché il fatto non sussiste", ribaltando la sentenza di primo grado con cui l'uomo era stato condannato in abbreviato a 7 anni di reclusione. La riapertura dell'inchiesta era stata voluta dai familiari della vittima, e in particolare dal fratello, dalla sorella e dalla figlia, tutti assistiti dal legale Fabio Repici. Pace, accusato di aver fornito "supporto logistico", facendo consegnare da "appartenenti del suo gruppo" criminale "armi ed una moto per eseguire l'omicidio", era stato condannato in primo grado insieme a Vittorio Foschini che ha rinunciato all'appello.
Inoltre ricordiamo che era stato lui stesso ad autoaccusarsi: nel 2018, durante il dibattimento del processo calabrese ‘Ndrangheta stragista, aveva dichiarato di aver fornito le moto per commettere l’omicidio Mormile. ‘Dell’omicidio di Umberto Mormile - aveva detto Pace - mi parlò... anzi, io fornii loro le moto per partecipare all’omicidio, e me lo prospettò Antonio Papalia a me questo omicidio, insieme a Franco Coco Trovato e a Schettini (Antonio, ndr)’.
"Una brutta pagina dell'amministrazione della giustizia" ha detto Stefano Mormile, fratello di Umberto, commentando la sentenza fuori dall'aula.
"Attendo di leggere le motivazioni" ha commentato invece l'avvocato Rapici.
L'educatore, 34 anni, venne assassinato l'11 aprile del 1990 mentre andava al lavoro: venne avvicinato da due individui in sella a una moto di grossa cilindrata e crivellato da sei colpi di pistola. Per l'omicidio sono già stati condannati nel 2005 come mandanti i boss della ‘Ndrangheta Antonio Papalia e Franco Coco Trovato, e come "esecutori materiali" Antonio Schettini e Antonino Cuzzola. Nel 2011, con altro verdetto definitivo, anche Domenico Papalia, anche lui mandante. Le altre due condanne per Pace e Foschini nel processo con il rito abbreviato erano arrivate 34 anni dopo il delitto.

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