Gli ultimi sviluppi sulla latitanza del boss Matteo Messina Denaro stanno emergendo dall'immobile dissequestrato lo scorso sabato 1° luglio in via San Giovanni 260, a Campobello di Mazara. Uno dei tanti covi usato dal boss tornato, da qualche giorno, nelle mani dei proprietari: una coppia che vive da anni in Svizzera. I due avevano affittato l'immobile al geometra Andrea Bonafede, che si rivelò successivamente essere uno dei prestanomi del boss, anche se non hanno mai avuto contatti diretti con l'inquilino. I rapporti, infatti, sono stati mantenuti grazie ad alcuni parenti della coppia che vivono a Campobello e che non sono mai stati sentiti dagli investigatori, ad eccezione del momento in cui è stato sequestrato l'immobile pochi giorni dopo la cattura del boss.
Stando alla ricostruzione, Messina Denaro avrebbe vissuto in via San Giovanni 260 fino al mese di giugno 2022, per poi essersi trasferito nell'appartamento di vicolo San Vito dove risultava abitare fino al giorno della sua cattura, avvenuta lo scorso 16 gennaio presso la clinica "La Maddalena" di Palermo.
Quella che potrebbe sembrare all'apparenza l'ennesima vicenda di "gossip" sul boss, in realtà potrebbe dare una svolta significativa alle indagini - in mano al procuratore aggiunto Paolo Guido - sulla latitanza dell'ormai ex super latitante.
Come ha riportato Sandra Figliuolo su PalermoToday, con un'attenta analisi delle ricevute dell'affitto compilate e firmate da Andrea Bonafede, nel corso del tempo si intravede un cambio di calligrafia. In modo significativo da una ricevuta che porta la data del 31 gennaio 2016. Cambiano le "n", le "g" e anche le firme. Persino la dicitura nelle ricevute cambia ("affitto mese di..."), passando da essere scritta in un'unica riga a due righe, una sotto l'altra. È bene precisare che, nonostante la Procura guidata da Maurizio de Lucia stia ancora indagando, finora non è stata disposta nessuna perizia grafologica sui documenti. Stando a ciò che è emerso in questi mesi dalla cattura del boss, sappiamo che Andrea Bonafede non viveva in via San Giovanni e che la sua residenza era via Marsala 54, come si è potuto verificare dal documento di identità di Messina Denaro. L'ipotesi, dunque, è che il capomafia possa aver lasciato il covo a sua disposizione ben prima del 2020. Di questa vicenda resta da capire chi e come consegnasse le ricevute ai parenti della coppia, e soprattutto se questi erano a conoscenza o meno dell'arcano mistero celato dietro l'identità di Matteo Messina Denaro, alias Andrea Bonafede.
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Dissequestrato uno dei covi di Messina Denaro, ma chi firmava la ricevuta d'affitto?
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- Jamil El Sadi