Questa mattina era previsto anche l’esame di Francesco Paolo Rizzuto che però non si è presentato in aula
“Non so niente, non so nulla di tutto questo. Sono innocente”. Il boss dell’Acquasanta Gaetano Scotto, imputato per l’omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, non ha voluto rispondere ai magistrati che questa mattina avrebbero dovuto sentirlo nel processo che si svolge davanti alla Corte d’Assise di Palermo. Scotto, collegato dal carcere di Tolmezzo dove è detenuto e da dove ha seguito tutte le udienze, rifiutandosi di rendere esame ha detto al sostituto procuratore Umberto De Giglio e alla Corte presieduta da Sergio Gulotta (a latere Monica Sammartino) di non sapere nulla. Questa mattina era previsto anche l’esame dell’altro imputato, Francesco Paolo Rizzuto, amico dell’agente assassinato a Carini 33 anni fa e accusato di favoreggiamento, ma non si è presentato in aula. La Corte ha però disposto l’acquisizione di tutti i verbali indicati dall’avvocato Giuseppe Scozzola. La prossima udienza si terrà il 10 marzo e verrà sentito l’avvocato Gioacchino Genchi, ex poliziotto ed ex esperto informatico chiamato a collaborare da diverse Procure in indagini delicate. Genchi è l’ultimo teste richiesto dalle parti civili che oggi hanno rinunciato all’esame del collaboratore di giustizia Francesco Marullo.
Foto © Emanuele Di Stefano
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