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Il legale delle sorelle Napoli: “Un vile atto intimidatorio respinto con fermezza al mittente

Le sorelle Napoli di Mezzojuso, al centro di diverse puntate per la trasmissione televisiva Non è l’Arena di Massimo Giletti, in onda su La7, sono state nuovamente oggetto di minacce. Irene, Anna e Ina Napoli, questi i nomi delle tre sorelle del piccolo comune palermitano sciolto per mafia che, proprio nel giorno delle elezioni in Comune, hanno trovato la tomba di famiglia danneggiata dalle fiamme. Un vile atto intimidatorio che si aggiunge ad una lunga lista di minacce perpetrate nel tempo e, divenute sempre più numerose con la decisione delle sorelle Napoli di denunciare la cosiddetta “mafia dei pascoli” in televisione.
Ignoti hanno appiccato il fuoco versando del liquido infiammabile sopra la sepoltura di famiglia; provocando la rottura di un vetro e l’annerimento del marmo della piccola cappella familiare.
Intervistato da Adnkronos, l’avvocato Giorgio Bisagna, descrive la vicenda che ha scosso le sorelle Napoli: “Le mie assistite sono sbalordite e traumatizzate per il gesto vigliacco di profanazione, ma se questo messaggio vuole essere un ‘salto di qualità’ dopo l’ondata dei danneggiamenti dei terreni lo respingono con fermezza al mittente”.
Piena vicinanza espressa anche dall’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà: “Esprimo la mia piena e incondizionata solidarietà alle Sorelle Napoli per il vergognoso atto intimidatorio perpetrato nei loro confronti. Un gesto meschino e vigliacco a danno di Irene, Anna e Ina, tre donne coraggiose che da tempo hanno denunciato le pressioni e le minacce della mafia dei pascoli, contribuendo, in modo determinante, allo scioglimento del Comune di Mezzojuso.” - continua - “Se qualcuno pensa, con simili odiosi atti, di far tornare le lancette indietro nel tempo si sbaglia: la mafia non vincerà mai e le istituzioni devono fare quadrato sempre di più, per affermare i valori della trasparenza e della legalità. Presto mi recherò a Mezzojuso per andare a far visita alle sorelle Napoli, che sono orgoglio della nostra Sicilia”.

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