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Notificato provvedimento della sez. misure di prevenzione per società con sede accanto a "Villa Bellini"

I finanzieri del comando provinciale di Catania con il supporto dello Scico hanno confiscato a Antonio Tomaselli, di 56 anni, beni per l’ammontare di cinque milioni di euro. Tomaselli, conosciuto come 'penna bianca' per il colore dei capelli, è ritenuto dagli investigatori responsabile operativo del clan mafioso Santapaola Ercolano, attualmente detenuto al regime del 41 bis. Notificato un provvedimento della sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania dai militari del pef: riguarda una società, la Conti calcestruzzi srl con sede a Misterbianco, specializzata nell'attività di fabbricazione di prodotti in calcestruzzo per l'edilizia e una seconda società, con sede a Catania, accanto alla "Villa Bellini", che gestisce un'attività di autorimesse e garage.
I finanzieri nell'ambito delle indagini patrimoniali hanno messo in luce la "mafiosità” dell'impresa di calcestruzzi, sotto un duplice profilo: 'geneticamente', in quanto frutto dell'attività illecita di Tomaselli e occasione di reimpiego dei proventi delle attività delittuose e da un punto di vista gestionale, poiché la società si è imposta sul mercato per le forniture di calcestruzzo a discapito di imprese concorrenti proprio in ragione del ruolo apicale nel contesto criminale catanese di Tomaselli, 'socio occulto'. Antonino Tomaselli, è ritenuto personaggio di rilievo del clan e dunque "pericoloso" dal punto di vista sociale; è stato riconosciuto, con sentenza passata in giudicato, appartenente al clan Santapaola per il periodo 2002-2004. Oltre al fatto di essere stato coinvolto in diversi procedimenti penali per associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata da metodo mafioso, reati per i quali è stato anche destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'operazione "Chaos" del 2017, poi condannato in primo grado. La procura di Catania lo ritiene il delfino degli Ercolano: avrebbe, secondo l'accusa, gestito 'la carta' del clan Santapaola-Ercolano dal 2016 al novembre 2017 quando è stato arrestato nel blitz del Ros dei Carabinieri.

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