"Il corpo di Emanuele è stato sciolto nell'acido, quindi di lui alla fine non ci è rimasto assolutamente niente". Sono le parole di Andrea Piazza, fratello di Emanuele Piazza: agente di Polizia e collaboratore del Sisde ucciso da Cosa nostra 32 anni fa.
Questa mattina è stato celebrato un evento intitolato "Preghiera per ricordare Emanuele Piazza e Gaetano Genova", un momento commemorativo in piazza Giovanni Paolo II per ricordare l'agente ucciso il 16 marzo il 1990.
In assenza di stele, per ricordare Piazza e Genova vi sono due pietre accanto alla stele che ricorda Antonino Cassarà e Roberto Antiochia.
"Questa pietra - dice Andrea Piazza - simbolicamente rappresenta l'ultima traccia di mio fratello. Assieme a Emanuele, che è stato dimenticato dalle istituzioni, ricordiamo anche Gaetano Genova, amico di mio fratello scomparso poche settimane dopo di lui. Il tipo di attività che svolgeva Emanuele era pericolosa e si sono visti i risultati, però in ogni caso il senso di amore che aveva per gli animali e per la natura lo riportava anche agli amici. Nella sua essenza il senso di amicizia era per lui un valore assoluto".
All'evento hanno partecipato anche varie associazioni e familiari di vittime innocenti di mafia.
Foto © Davide de Bari
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