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Si tratta degli 'scappati', ovvero gli eredi dei boss che sfuggirono alla mattanza ordinata dai corleonesi

La polizia ha sequestrato beni per circa due milioni di euro ad appartenenti al mandamento mafioso di "Passo di Rigano", a Palermo. Le misure sono state disposte nei confronti di Tommaso Inzerillo, Francesco Inzerillo, Giuseppe Spatola, Benedetto Militello Antonino Lo Presti, Antonino Fanara e Alessandro Mannino; è stato disposto il sequestro di un patrimonio costituito da 7 imprese, un immobile, 9 autovetture, 17 rapporti finanziari, una quota pari al 50% del capitale di società a responsabilità limitata, nonché l'applicazione dell'amministrazione giudiziaria nei confronti di un'impresa attiva nel settore del commercio alimentare.
Il loro status criminale, spiega la polizia, era emerso nell'indagine "New Connection", messa a segno con la collaborazione del Fbi a New York: nel mandamento mafioso di Passo di Rigano - Boccadifalco, in cui sono inserite, storicamente, le famiglie mafiose di Passo di Rigano, Uditore, Boccadifalco e Torretta, era dominante la posizione degli Inzerillo, in grado di coltivare in Cosa nostra palermitana i rapporti privilegiati con i sodali stabilitisi negli Stati Uniti d'America. Si tratta degli 'scappati', ovvero gli eredi dei boss mafiosi che viaggiarono oltreoceano per sfuggire alla mattanza ordinata dai corleonesi di Totò Riina nel corso della guerra di mafia degli anni Ottanta. Tommaso Inzerillo, infatti, personaggio di spicco della famiglia mafiosa di Passo di Rigano, è cugino di primo grado di Pietro Inzerillo ucciso a New York nel 1982, e, soprattutto, di Salvatore Totuccio Inzerillo ucciso a Palermo l'11 maggio 1981, prima vittima illustre della seconda guerra di mafia; Giuseppe Spatola è genero di Tommaso Inzerillo; Militello e Fanara sono cognati di Spatola; Lo Presti è genero di Francesco Inzerillo, detto Franco u nivuru (il nero), personaggio di spicco della famiglia mafiosa di Passo di Rigano; Alessandro Mannino, detto "Sandrino" è nipote di Totuccio Inzerillo. Tra i beni sequestrati vi è l'impresa "Karton Plastik" attiva nel settore della commercializzazione all'ingrosso di carta e cartoni, con sede a Palermo in via Castellana, riconducibile a Francesco Inzerillo, ma formalmente intestata alla moglie, nonché l'impresa "Edil Decor", riconducibile a Mannino, con sede a Palermo in via Leonardo da Vinci, attiva nel settore dell'edilizia.

Foto © Imagoeconomica

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