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Il Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica della provincia etnea e del Direttore della Dia, ha emesso un decreto di sequestro nei confronti di un imprenditore operante nel settore del commercio di materie plastiche e nella raccolta di rifiuti nella provincia di Ragusa, decreto eseguito dal Centro Operativo della Dia di Catania.

L’imprenditore, già condannato per traffico di stupefacenti, è coinvolto anche in altre inchieste della Procura della Repubblica di Caltanissetta con l’accusa di aver fatto parte di un’organizzazione di stampo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni nei confronti di imprenditori agricoli, ed è stato recentemente tratto in arresto su richiesta della Procura della Repubblica di Catania perché si sarebbe avvalso della capacità intimidatoria propria di tale sodalizio mafioso e della conseguente condizione di assoggettamento e omertà che ne deriva per  monopolizzare la raccolta delle plastiche dismesse dalle serre esistenti in provincia di Ragusa, imponendone ai serricoltori il conferimento in via esclusiva ad una sola impresa.

Il soggetto avrebbe strutturato le proprie attività economiche avvalendosi dell’appoggio di esponenti di prim’ordine del clan Carbonaro-Dominante, inserito nella “Stidda”, presente nell’hinterland ibleo sin dagli anni ’80.
Grazie alle attività investigative è stato accertato che in quel territorio tale gruppo criminale ha assunto una posizione di assoluto monopolio nel fiorente settore del riciclo delle materie plastiche impiegate in agricoltura, tanto da inquinarne il tessuto economico.

Il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, valutando positivamente gli elementi forniti dalla Procura della Repubblica e dalla Dia e ritenendo sussistente la pericolosità sociale dell’imprenditore, ha disposto il sequestro, prodromico alla confisca, del patrimonio riconducibile allo stesso, tra cui figurano 3 aziende operanti nel settore del commercio e riciclaggio della plastica, 1 immobile, 3 autovetture ed un motociclo, per un valore di circa tre milioni di euro.

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