"I legali di Leonardo Badalamenti, figlio di don Tano, hanno fatto sapere che a breve presenteranno un'ingiunzione affinché rientri in possesso del bene di Contrada Napoli, confiscato, assegnato al Comune di Cinisi, ristrutturato con fondi europei ottenuti attraverso il Gal Castellammare del Golfo, e dato da alcuni mesi in uso a Casa Memoria Felicia Peppino Impastato. Lo stesso bene nel quale, prima dell'arresto, Leonardo Badalamenti aveva tentato di rientrare con prepotenza, rompendo la serratura. Abbiamo accettato la richiesta del Comune di Cinisi di gestire questo bene confiscato per usarlo per fini sociali e legati allo sviluppo del territorio e continueremo a mantenere questo impegno, per dare un forte segnale alla collettività contro i metodi mafiosi e la sopraffazione". Lo scrive in una nota l'associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato dopo la notizia della scarcerazione del figlio del boss di Cosa Nostra. La seconda sezione penale della Corte d'Appello ha accolto il ricorso dei suoi legali contro la richiesta di estradizione in Brasile. "Ringraziamo il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo che si oppose al gesto di Leonardo Badalamenti, il quale addirittura lo denunciò, accusa poi archiviata - continua la nota - Il Caseggiato in contrada Napoli è stato poi denominato 'Casa Felicia' e abbiamo già programmato tante iniziative. Non ci fermeremo e continueremo ad impegnarci per svolgervi attività che diano opportunità ai giovani di Cinisi, per la giustizia, per dire no alla mafia, per difendere il bene comune".

Casa Memoria Impastato, ''bene confiscato a Badalamenti deve restare alla collettività''
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