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Il Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica-Dda, ha emesso un decreto di confisca del patrimonio di Gaspare Finocchio (classe '31) divenuto irrevocabile con sentenza della Corte di Cassazione, per un valore stimato di oltre 100 milioni di euro, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo. Finocchio era stato condannato dalla corte d'appello nel 2007 a 7 anni e 3 mesi di reclusione per associazione mafiosa.
Il costruttore era stato arrestato nel 2003, insieme al figlio Giuseppe ed ai fratelli Diego e Pietro Rinella, ritenuti i soggetti al vertice della famiglia mafiosa di Trabia. Per lui arrivò quella volta l'assoluzione. Anche se l'imprenditore si è sempre dichiarato una vittima, dalle indagini è emerso un legame con la famiglia mafiosa di Trabia.
Come dichiarava il pentito Antonino Giuffrè: "La costa da Buonfornello a Campofelice è stata terra di conquista e di scempio" per la mafia che in quegli anni investiva nella provincia e proprio in tale ottica, secondo gli inquirenti, Gaspare Finocchio aveva accettato l’intestazione fittizia di alcuni dei beni della famiglia Rinella.
Anche altri collaboratori di giustizia come Salvatore Contorno, Tullio Cannella, Giovanni Brusca e Giovanni Drago, hanno affermato che Finocchio era socio in affari o comunque un imprenditore "vicino" ad altri autorevoli esponenti mafiosi di Cosa nostra, tra cui i fratelli Graviano. Gli accertamenti dei finanzieri del Gico delegati dalla procura hanno evidenziato una significativa sproporzione, che negli anni '90 ammontava a quasi 6 miliardi di vecchie lire, tra l'ingente valore dei beni e degli investimenti effettuati nel tempo ed i redditi dichiarati da Finocchio e dai soggetti ritenuti suoi prestanome, formali intestatari di parte degli asset proposti per la misura ablativa. Il provvedimento di confisca riguarda 6 imprese e 377 immobili (tra terreni, ville, abitazioni, box, magazzini e terreni edificabili e non), tra i quali spiccano i complessi realizzati nel quartiere Brancaccio di Palermo e i villini di "Torre Roccella" a Campofelice di Roccella (Pa). Ci sono anche 17 rapporti finanziari.

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