Un bacio in bocca come investitura per il boss
di AMDuemila - Video
Duro colpo questa notte al mandamento mafioso della Noce, a Palermo. Circa 100 uomini della Squadra mobile, su delega della Dda della procura di Palermo, stanno eseguendo l'ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal gip, nei confronti di numerosi soggetti indagati a vario titolo per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori aggravato ed altro. L'operazione, denominata 'Padronanza', infligge un duro colpo al mandamento della Noce che nella geografia dei mandamenti della città è stato sempre uno snodo strategico per gli interessi economici di Cosa Nostra. Le indagini hanno permesso di ricostruire l'organigramma del clan mafioso e la rete degli affari. E' un fatto noto che nella geografia dei mandamenti quello della "Noce" è stato sempre uno snodo strategico per gli interessi economici di Cosa Nostra. Il boss Totò Riina, prima di essere arrestato, diceva che "era nel suo cuore". Le indagini della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Amelia Luise e Vincenzo Amico, hanno fatto luce sui delicati equilibri all'interno del mandamento, specie tra le famiglie della "Noce" e di "Cruillas", registrando una strutturata spartizione di compiti, con "deleghe" affidate a uomini di fiducia, in relazione a diversi campi di interesse economico: appalti, compravendite di terreni, scommesse on line ed estorsioni. E' stato accertato che esponenti del mandamento abbiano avuto contatti con altre "famiglie" nel 2018, in un momento in cui, per la prima volta dopo decenni, era tornata a riunirsi la commissione provinciale. Secondo gli investigatori è plausibile che anche esponenti della "Noce" siano stati coinvolti nel progetto di riorganizzazione di Cosa Nostra, riservato solo ai più autorevoli esponenti dell'organizzazione.
Tra questi vi sarebbe Salvatore Alfano, 64 anni, ritenuto il nuovo boss della Noce. Alfano avrebbe avuto l'investitura direttamente da Settimo Mineo - il capo che aveva cercato di ricostituire la nuova Cupola dopo la morte del Capo dei Capi corleonese - con un bacio sulla bocca nella piazza principale del quartiere. Mineo andava a trovare spesso Alfano nella concessionaria di famiglia, in piazza Principe di Camporeale. Un segno di rispetto che non è sfuggito agli occhi degli inquirenti. Così il capomafia della Noce, a cui in molti si rivolgevano, è finito in manette.
Operazione ''Padronanza'': colpito il clan della Noce, 11 arresti
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