di AMDuemila
E' Vincenzo Sucato, 76 anni, ritenuto il boss di Misilmeri (Palermo), il detenuto morto per il coronavirus. Sucato era stato arrestato nel dicembre 2018, dai carabinieri di Palermo su mandato della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano, nell'ambito dell'operazione denominata "Cupola 2.0". Un'operazione che aveva fatto emergere l'obiettivo di alcuni mafiosi di Palermo di ricostituire e ridare slancio alla commissione provinciale di Cosa nostra e che portò all'arresto di 46 tra boss e gregari di Palermo e provincia. Tra questi vi era Vincenzo Sucato e suo figlio Giusto. Da dicembre, l'anziano boss, in custodia cautelare su ordine del Gip di Termini Imerese (Palermo), era in attesa del processo di primo grado ed era stato trasferito nel carcere di Bologna, dove era detenuto nel reparto di alta sorveglianza.
La morte è avvenuta all'ospedale Sant'Orsola, dove era stato ricoverato il 26 marzo, per una serie di patologie, e anche con difficoltà respiratorie. Il suo contagio è emerso dopo il ricovero e nel frattempo, il 28 marzo, aveva ottenuto gli arresti domiciliari, su disposizione del giudice siciliano. Sucato "era stato in cella con un altro detenuto, che adesso è in isolamento in carcere, come le altre persone che avevano avuto contatti con lui", ha fatto sapere Antonietta Fiorillo, presidente del tribunale di Sorveglianza di Bologna.
Carceri: detenuto morto era boss di Misilmeri della Cupola 2.0
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