di AMDuemila
Il patrimonio confiscato sono 4 imprese, 14 immobili, 19 terreni, rapporti finanziari, anche intestati a terzi
La Dia di Messina sta eseguendo un importante sequestro, su proposta del Direttore della DIA, Giuseppe Governale, e del procuratore Maurizio De Lucia, nei confronti di Pietro Nicola Mazzagatti, di Santa Lucia del Mela (Me), ritenuto appartenente al clan mafioso di Barcellona Pozzo di Gotto. Il provvedimento del Tribunale di Messina - Misure di Prevenzione ha portato alla confisca di ben 32 milioni di euro. Mazzagatti, detenuto nel carcere di Viterbo al 41 bis, è un imprenditore che, grazie ai suoi legami con il sodalizio mafioso, nel tempo è riuscito ad acquisire il monopolio delle attività di ristorazione e di catering a Santa Lucia del Mela. Grazie ai capitali mafiosi avrebbe anche realizzato la sala ricevimenti "Villa Mont Valerie", e il bar "Valerie Coffee and Pastry" a Milazzo. La Dia ha confiscato 4 imprese, 14 immobili, 19 terreni, rapporti finanziari, anche intestati a terzi.
La carriera criminale dell’imprenditore ebbe inizio negli anni ’90 quando, a conclusione dell’inchiesta chiamata “Sistema”, è stato condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso alla società CO.GE.MAR. s.r.l. di Barcellona Pozzo di Gotto, costretta a pagare il "pizzo" per i lavori di consolidamento eseguiti a Gualtieri Sicaminò (Me). L'indagato è stato condannato inoltre per la tentata estorsione a un cittadino iraniano, titolare di un'attività commerciale di tappeti persiani e di una struttura adibita a sala ricevimenti a San Pier Niceto (Me). In questo momento è anche sotto processo per due omicidi, quello di Fortunato Ficarra, ucciso nel luglio del 1998 in un bar e quello di Domenico Tramontana, boss della zona di Terme Vigliatore ucciso nel 2001 a Barcellona Pozzo di Gotto. Per i due delitti a luglio il pm ha chiesto la condanna all'ergastolo.