Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di AMDuemila
A disposizione circa 600 mila euro. Musumeci: “L'obiettivo era quello di non disperdere i finanziamenti e ci siamo riusciti”

La Regione Sicilia, Città Metropolitana di Palermo e il Comune di Cinisi hanno finalmente raggiunto un’intesa: il casolare dove venne assassinato da Cosa nostra l’attivista Peppino Impastato e il terreno circostante verranno espropriati e diventeranno luogo di memoria. Sul posto sorgerà il “Centro nazionale per la lotta alle mafie”. L’accordo, che sarà formalizzato nei prossimi giorni, è stato raggiunto stamani al tavolo di lavoro convocato a Palazzo Orleans dal governatore Nello Musumeci. A disposizione ci sono circa 600 mila euro di cui 100 mila euro già stanziati dalla giunta regionale serviranno per acquisire l'immobile, dichiarato cinque anni fa di "interesse culturale". La stima del valore è stata effettuata dal dipartimento delle Infrastrutture, mentre al dipartimento dei Beni culturali è stata affidata la procedura espropriativa del bene di proprietà privata. Gli altri 500 mila euro verranno assegnati dalla Regione all'ex Provincia di Palermo per poter procedere al restauro. Per il progetto il sindaco di Cinisi si era trovato in meno di un mese con due finanziamenti per l’acquisto del casolare che rischiavano di escludersi a vicenda. Il primo risalente a fine agosto della somma di 450 mila euro proveniente dalla Città Metropolitana con il partenariato del Comune di Cinisi, il secondo, invece, della Regione di 106 mila euro stanziato la settimana scorsa. "L'obiettivo era quello di non disperdere i finanziamenti e ci siamo riusciti - ha sottolineato il governatore Nello Musumeci - Una volta acquisito il casolare, lo cederemo in comodato alla Città Metropolitana che potrà procedere al restauro per trasformarlo in un 'luogo della memoria'. L'immobile diventerà così un bene pubblico, accessibile alla fruizione di tutti". "Sono molto soddisfatto per il raggiungimento di un accordo che permette di non perdere, ma anzi valorizzare i fondi disponibili - ha aggiunto il sindaco della Città metropolitana Leoluca Orlando - Si lavori adesso con la Regione e con i familiari e amici di Peppino perché il memoriale veda quanto prima la luce".

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos