di AMDuemila
In manette il vecchio boss Occhipinti ed anche il consigliere comunale di Licata
I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento (100 militari, supportati da un elicottero e da unità cinofile) hanno eseguito all'alba di oggi sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata e Campobello di Licata (Agrigento). Tra gli arrestati c'è anche il vecchio boss Angelo Occhipinti, 64 anni, secondo l'accusa "reggente" della cosca di Licata. Un volto noto per gli inquirenti, già condannato in passato per estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Ma l'inchiesta coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Claudio Camilleri, Calogero Ferrara e Alessia Sinatra, ha anche svelato l'esistenza di rapporti tra mafia-politica, registrando il consigliere comunale Giuseppe Scozzari, eletto nel 2018, mentre passeggiava a braccetto con un mafioso. Per Scozzeri, anche lui fermato, l'accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa. Tra le persone finite in manette nell'operazione, denominata "Assedio", anche un ex consigliere comunale che, secondo le indagini, si sarebbe, come anche altri politici, rivolto al capomafia per avere favori.
Durante le indagini sono stati anche filmati summit e incontri segreti fra gli elementi di vertice e gli affiliati della cosca mafiosa. Inoltre è stata accertata un'estorsione per lavori edili realizzati in Germania e sono stati certificati gli gli interessi del gruppo criminale nel settore delle slot machine. I particolari dell'operazione in una conferenza stampa alle 10.30 presso il Comando provinciale dei carabinieri di Agrigento.