di AMDuemila
Nuovi sigilli sono stati impressi sui beni dei famigliari di Totò Riina (deceduto due anni fa). A eseguire il provvedimento di confisca nei confronti di Antonina Bagarella, Giuseppe Salvatore Riina, Maria Concetta Riina, Lucia Riina e Giovanni Riina, sono stati i carabinieri del Ros sotto ordinanza del tribunale di Palermo. Il tesoretto confiscato agli eredi del boss, pari a un valore stimabile di 1,5 milioni di euro, riguarda tre società, 38 rapporti bancari, numerosi terreni e la villa di via degli Sportivi, a Mazara del Vallo, uno dei luoghi della latitanza del “Capo dei Capi” con famiglia al seguito. I beni erano già stati sequestrati nel luglio 2017. Si tratta di 5 mila e 700 euro pari al 95% del capitale sociale relativo alla partecipazione di Antonino Ciavarello nella ditta di riparazioni meccaniche "Clawstek srl", a San Pancrazio Salentino in provincia di Brindisi. Il 100% del capitale sociale della rivendita di autoricambi "Rigenertek srl" pari a 500 euro sempre di Antonino Ciavarello. Il Tribunale di Palermo ha confermato che "gli investimenti eseguiti nel tempo sono avvenuti in uno stato di profonda sperequazione, il cui saldo finale progressivo ammonta a ben 448 mila euro". L’intero patrimonio di Totò Riina & family però è ancora da scovare, solo una modesta parte di esso è stato finora confiscato dalle forze dell’ordine.

Confiscati beni per 1,5 milioni a eredi del ''Capo dei Capi''
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