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greco leandroFacevano parte della "nuova Cupola"
di Aaron Pettinari - Video
Importanti le dichiarazioni dei neo pentiti Colletti e Bisconti

Guardava al passato per proiettarsi nel futuro la nuova "Cupola 2.0". Dopo il grande blitz dello scorso dicembre che aveva portato al fermo di 47 tra boss e gregari questa mattina all'alba è scattata una nuova operazione che ha portato all'arresto di alti vertici della rinnovata Commissione provinciale e ad essere fermati dal provvedimento emesso dalla Dda di Palermo vi sono anche due nomi di rilievo come Calogero Lo Piccolo, figlio di Salvatore, e Leandro Greco (incensurato), nipote del "Papa" Michele Greco, storico boss di Ciaculli, e Giovanni Sirchia, affiliato alla famiglia mafiosa di Passo di Rigano, fermati insieme ad altre quattro persone, tutte accusate di volere ridare vita alla Cupola. Non potevano certo immaginare che due vertici si sarebbero pentiti nel giro di un mese. Francesco Colletti, boss di Villabate, e Filippo Bisconti, capomafia di Belmonte Mezzagno, hanno infatti deciso di "saltare il fosso" e in queste settimane hanno contribuito pesantemente alle indagini degli inquirenti confermando la riorganizzazione delle famiglie palermitane.



L'inchiesta, coordinata dal capo dell’Antimafia di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Salvatore De Luca e dai pm Roberto Tartaglia e Amelia Luise, Francesca Mazzocco e Francesco Gualtieri ha portato anche al fermo di Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco e Carmelo Cacocciola ai quali è stato contestato il reato di associazione mafiosa e alcuni episodi di estorsioni commesse nel territorio del mandamento mafioso di San Lorenzo.
I due neo pentiti hanno confermato la riunione della Commissione dello scorso 29 maggio. Un evento eccezionale che non avveniva dall'arresto del Capo dei capi, Totò Riina. Con la morte del capomafia corleonese Cosa nostra palermitana aveva deciso di tornare all'antico riorganizzando la Cupola per darsi nuove regole, stabilire nuovi affari e, se necessario, prendere anche le decisioni più "gravi".

lo piccolo calogero

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