di AMDuemila
Il Tribunale di Marsala (presidente Sergio Gulotta, giudici a latere Moricca e Perini) ha condannato a complessivi 28 anni e 8 mesi di carcere tre presunti "postini" del superlatitante Matteo Messina Denaro. Il procedimento è nato dall'operazione antimafia "Ermes" del 3 agosto 2015 e lo scorso 7 novembre i pm della Dda Carlo Marzella e Gianluca De Leo avevano invocato la condanna di tutti gli imputati a pene tra i 16 e i 3 anni di carcere. Ieri è arrivata la sentenza. La pena più severa, 13 anni e 4 mesi, è stata inflitta a Sergio Giglio, 47 anni, allevatore, pregiudicato, di Salemi. A 12 anni, invece, un anno in più di quanto aveva chiesto l'accusa, è stato condannato Ugo Di Leonardo, 75 anni, ex geometra del Comune di Santa Ninfa, fino ad oggi incensurato. Tre anni e 4 mesi, infine, per Leonardo Agueci, di 29, ragioniere, di Gibellina, anch'egli finora incensurato. Per i tre condannati anche una serie di pene accessorie e il pagamento di risarcimento danni alle parti civili, tra le quali anche i Comuni di Castelvetrano, Salemi e Santa Ninfa, ai quali andranno 15 mila euro ciascuno. Assolto ("il fatto non sussiste") Giovanni Mattarella, di 51, commerciante, genero del defunto boss mafioso di Mazara del Vallo Vito Gondola. Quest'ultimo era il principale imputato del processo, ma è deceduto per una grave malattia, all'età di 79 anni, nella notte tra il 12 e il 13 luglio scorsi, all'ospedale di Castelvetrano. Mattarella era accusato di favoreggiamento e non di associazione mafiosa come Giglio e Di Leonardo.
Processo Ermes, tre condanne ed un'assoluzione per i ''postini'' di Messina Denaro
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