di AMDuemila
E' stato arrestato insieme ad altri 36 soggetti nel blitz contro il clan Rinzivillo, e ora il giudice delle indagini preliminari di Caltanissetta David Salvucci ne sottolinea "l'intraneità" nella cosca di Gela. Si tratta di Filippo Sergio Cesare Guarnaccia (in foto), dirigente dell’assessorato regionale all’Agricoltura oggi accusato di associazione mafiosa. Secondo il giudice, scrive Repubblica, la sua vicinanza "al sodalizio criminale deve senz’altro affermarsi, non solo in considerazione della riscontrata creazione di un’attività di impresa all’evidenza preordinata a riciclare capitali e proventi illeciti, ma anche in considerazione di ulteriori condotte che implicano una chiara condivisione delle logiche dell’associazione mafiosa".
Condotte ricostruite nel corso delle attività investigative che, la settimana scorsa, hanno fatto scattare l'operazione antimafia tra Italia e Germania. Secondo le indagini - coordinate dal procuratore Amedeo Bertone, dall’aggiunto Lia Sava e dal sostituto Elena Caruso - Guarnaccia era a disposizione di Rinzivillo, al quale il dirigente regionale si rivolgeva anche per problemi come il mancato pagamento nella macelleria di un compare. Questione che il boss prometteva di risolvere: "Ci amma a parlari nuatri e basta".
In un'altra occasione, gli investigatori della Squadra Mobile di Caltanissetta avevano captato Rinzivillo mentre chiamava al telefono Guarnaccia e chiedeva al figlio: "Fallu susiri, che staiu vinennu sutta a to casa" per un appuntamento con un soggetto considerato molto vicino alle famiglie mafiose di Palermo. Ora nell'inchiesta è finita anche la società "Fratelli Guarnaccia immobiliare", sita nel senese, a Rapolano Terme. Impresa che, scrivono gli inquirenti, "è stata costituita il giorno successivo a un incontro avvenuto presso l’abitazione gelese di Rinzivillo fra quest’ultimo, Filippo Guarnaccia, il figlio e Antonio Passaro", affiliato a Cosa nostra gelese.
Mafia: i contatti tra il dirigente regionale e il boss di Gela
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