Palermo. La sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo ha confiscato il patrimonio del commerciante Giuseppe Ferdico, "re" nella distribuzione dei detersivi, ritenuto vicino al clan mafioso di San Lorenzo - Tommaso Natale. Un patrimonio del valore di 450 milioni di euro circa che comprende beni immobili, mobili, quote di società, titoli e denaro.
Oltre alla confisca del patrimonio, il tribunale gli ha imposto la misura personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante Ferdico fu assolto per concorso in associazione mafiosa e riciclaggio. L'assoluzione, però, non gli ha evitato le misure di prevenzione. La confisca è stata chiesta e ottenuta dalla dda di Palermo e le indagini patrimoniali, condotte dalla Finanza, sono state coordinate dal procuratore Francesco Lo Voi e dal pm Piero Padova.
Per il collegio, presieduto da Giacomo Montalbano, ci sono indizi che Ferdico sia mafioso e che abbia riciclato denaro di Cosa nostra. A suo carico i giudici citano le dichiarazioni di una serie di collaboratori di giustizia - Onorato, Galatolo, Spataro - che lo descrivono come imprenditore "pronto a dare il suo contributo" ai clan e disposto a ripulire soldi sporchi. La sua vicinanza alle cosche gli avrebbe consentito di imporsi sul mercato e gli ha "garantito una rapida espansione e un accesso al credito bancario". "All'ascesa imprenditoriale di Ferdico - scrivono i magistrati - risulta associata la costante capacità di meritare la fiducia di numerosi esponenti di spicco della consorteria tanto da inserirsi a pieno titolo tra i riciclatori del denaro di una delle famiglie mafiose più radicate nel tessuto economico della città come quella dell'Acquasanta". Il collegio sottolinea inoltre i rapporti tra Ferdico e i boss di san Lorenzo Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Nel provvedimento si definisce l'imprenditore "socialmente pericoloso" e gli si impone la sorveglianza speciale per tre anni e sei mesi. Tra i beni confiscati risultano il capitale sociale della "Ferdico Giuseppe e C s.n.c", vari terreni nel comune di Palermo, uno stabilimento industriale a Carini, decine di appartamenti, conti correnti.
Fonte ANSA