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masi saverio 0L'ultima udienza si terrà il 29 marzo
di AMDuemila
Ci sarà una nuova udienza davanti al Gip di Palermo prima di decidere se saranno archiviate o meno le denunce dei due sottufficiali dei carabinieri Saverio Masi, oggi caposcorta del pm Nino Di Matteo, e Salvatore Fiducia (indagati a loro volta per calunnia), nei confronti di cinque ufficiali accusati di avere ostacolato la cattura di Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro negli anni che vanno dal 2001 al 2008.
La Procura di Palermo ha chiesto l’archiviazione per i denunciati e i denuncianti “ritenendo non riscontrati i fatti perché avvenuti alla sola presenza dei protagonisti”.
Il legale di Masi e Fiducia, Giorgio Carta, ha chiesto di andare avanti con le indagini, viste le dichiarazioni di una decina di ufficiali e sottufficiali che i aggiungerebbero a quelle dei suoi assistiti, su una serie di fatti che avrebbero impedito di svolgere adeguate indagini. Tra queste spiccano le dichiarazioni del generale Nicolò Gebbia, oggi in pensione, che proprio all’avvocato, durante le indagini difensive, ha detto di essersi accorto di essere stato “preso in giro e condotto per il naso verso direzioni che non erano quelle che avrebbero potuto assicurare alla giustizia i principali latitanti di mafia”. Il generale è stato pure teste al processo trattativa Stato-mafia. Il Gip, dunque, ha rinviato l’udienza al prossimo 29 marzo.

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