Tra le richieste di condanna 8 anni per altri tre imputati
di AMDuemila
Dieci anni per Giovanni De Santis, otto per Giuseppe Pietro Flamia (cugino del pentito di Bagheria Sergio Flamia, ndr), Umberto Piero Centineo e Francesco Pitarresi. Sono queste le richieste di condanna da parte del pm Caterina Malagoli nei confronti degli imputati del processo “Bucatino”, che si celebra innanzi alla Corte della terza sezione del tribunale, presieduta da Fabrizio La Cascia. Il processo prende il nome del ristorante di via Principe di Villafranca che fu gestito da Maurizio De Santis, padre di Giovanni, già condannato a sette anni nell’altro troncone del processo celebratosi in rito abbreviato.
Un procedimento a cui si è giunti dopo l’operazione dell’aprile 2014. Una prima sentenza c’è già stata lo scorso 11 settembre quando il Gup Lorenzo Jannelli, oltre a De Santis, condannò a cinque anni e quattro mesi ciascuno Francesco Centineo e Francesco Li Ciandi, mentre du assolta Rita Salerno, moglie di Maurizio e madre di Giovanni De Santis.
Intanto ieri hanno tenuto le arringhe anche alcune delle parti civili e nelle prossime udienze sarà la volta dei difensori. In particolare il pm Malagoli ha ribadito il ruolo preponderante e violento di De Santis, ma ha anche chiesto l’assoluzione per gli imputati da uno dei capi di imputazione, ovvero la presunta estorsione con cui i De Santis avrebbero ottenuto la gestione del ristorante. Non sarebbero emerse le minacce e le violenze per configurare il reato.
Secondo la Procura gli imputati avrebbero taglieggiato una coppia di imprenditori di Termini Imerese, ricorrendo a metodi e sistemi mafiosi.