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di AMDuemila
Palermo. “Se dovesse accadermi qualcosa i giudici che si occuperebbero di quell’omicidio, avrebbero già la prova di un coinvolgimento di Riina”. Non ha dubbi il magistrato Nino Di Matteo, esperto di mafia e costantemente in pericolo di vita. Il riferimento del pm, ospite a “Storie Vere”, programma condotto e ideato da Eleonora Daniele su Rai Uno, è alle esternazioni di Totò Riina del 2013 fatte al compagno di ora d'aria Lorusso in carcere. "A proposito del capo della mafia siciliana - ha spiegato il pm - durante le conversazioni intercettate in carcere nel 2013 tutti parlano di minacce. In realtà non sono minacce, perché Totò Riina non aveva nessun sospetto di essere intercettato in quel luogo Sono delle esternazioni di una volontà ed è la volontà di uno stragista efferato - come dimostrano sentenze definitive - di una sua volontà di condanna a morte”.
Di Matteo, pubblica accusa assieme a Franceso Del Bene, Vittorio Teresi e Roberto Tartaglia al processo trattativa Stato-mafia ha spiegato inoltre che “Tante volte nei processi per le stragi di Capaci, di Via d’Amelio e quella in cui morì il giudice Chinnici, mi sono trovato a cercare, da pubblico ministero, la prova di un mandato omicidario di Riina."
Fonte ITALPRESS
VIDEO L'intervento del pm Nino Di Matteo - h1 '04 ''30