di AMDuemila
"Duramente colpita una delle consorterie mafiose più pericolose della provincia di Palermo" dicono gli inquirenti. La polizia ha arrestato Maria Gallina (59 anni) e Maria Vitale (40 anni) rispettivamente moglie e figlia del boss di Cosa Nostra Leonardo Vitale, già in carcere per mafia. Le due donne sono accusate di ricettazione in concorso aggravata dal metodo mafioso. Secondo i magistrati avrebbero continuato a reggere gli interessi dei boss della famiglia mafiosa dei “Fardazza” di Partinico (Pa) mentre questi ultimi erano detenuti. Entrambe erano state arrestate nel 2005 e successivamente rilasciate. La Cassazione ha però confermato la condanna e per questo sono tornate in carcere: per la moglie del boss 4 anni di reclusione, 1 anno e 8 mesi per la figlia.
Il mandamento dei Fardazza è considerato uno dei più pericolosi a Partinico, che continuava ad amministrare il territorio grazie a Maria Gallina e Maria Vitale, che trasmettevano gli ordini del boss detenuto al 41 bis. Le due donne erano già state precedentemente accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso insieme ai boss Leonardo e Vito Vitale. Ruolo centrale nel clan sarebbe stato ricoperto dalla moglie, la cui voce è stata intercettata mentre comunicava con altri appartenenti alla famiglia mafiosa per la direzione delle attività illecite. Alla figlia, invece, sarebbero spettate le funzioni di coordinamento degli affiliati non detenuti, dirigendo le estorsioni e smistando gli introiti illeciti, nello specifico in merito ai lavori del Politecnico di Partinico, insieme al boss Domenico Raccuglia (già detenuto e condannato all’ergastolo).
In foto: Leonardo Vitale e la moglie Maria Gallina