di AMDuemila - 20 gennaio 2015
Antonino Di Matteo (in foto), sostituto procuratore della Dda di Palermo, parteciperà nella mattinata di domani, alla seduta della Commissione Antimafia.
I lavori della commissione, si svolgeranno a porte chiuse e verteranno sui rapporti tra mafia e politica in Sicilia e sulle iniziative finora assunte dall’organismo parlamentare. Un tema, quello dei rapporti mafia-politica, ben noto al pm Nino Di Matteo che rappresenta la pubblica accusa assieme a Francesco Del Bene, Vittorio Teresi e Roberto Tartaglia nel processo "trattativa Stato-mafia".
"Il nostro incontro – ha detto il presidente Nello Musumeci – sarà anche l’occasione per testimoniare la nostra vicinanza al dottor Di Matteo. I magistrati tornano ad essere destinatari di pesanti minacce come accadeva nel passato, quando si pensava di isolare chi combattte la mafia. La cooperazione tra istituzioni deve servire proprio a neutralizzare ogni tentativo di isolamento". Da diverso tempo infatti i magistrati del pool subiscono atti intimidatori, allarmi bomba, manomissioni nelle abitazioni o uffici, lettere anonime, minacce e condanne a morte. A dimostrare il grave pericolo che stanno correndo ogni giorno questi magistrati ci sono le ultime rivelazioni del pentito Vito Galatolo il quale ha rivelato che l' attentato contro di Nino Di Matteo è stato deciso da tempo tanto che il tritolo è già stato comprato.