di Comitato Addiopizzo - 4 giugno 2014
Appello alle Alte Cariche dello Stato affinché ai magistrati di Palermo finora interessati sia consentito di proseguire le indagini sulla trattativa.
Al Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano
Al Presidente del Senato Pietro Grasso
Al Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi
Al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi
Sebbene in astratto la ratio di certe norme possano essere condivisibili, capita però che per i tempi e le situazioni straordinarie in cui si collocano non risultano essere assolutamente opportune.
È il caso dei nuovi effetti della circolare del marzo scorso del Consiglio Superiore della Magistratura, su chi a Palermo sta indagando sugli ulteriori filoni di indagine sulla trattativa tra Stato e mafia.
Addiopizzo ritiene che tali procedimenti in corso rientrino nel novero di quei "casi eccezionali" previsti dalla citata circolare per cui si può, quindi si deve, consentire ai magistrati interessati di proseguire il loro lavoro anche se fuori dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.
La rilevanza storica e politica di tale situazione giudiziaria impone delle valutazioni e delle scelte che siano ancorate soprattutto al senso di opportunità politica.
Addiopizzo crede infatti sia assolutamente opportuno che l'organo di governo della magistratura consenta a Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia, nei loro ruoli di Sostituti Procuratori, di proseguire le indagini finora portate avanti.
Per tali ragioni, ci rivolgiamo alle massime autorità istituzionali del Paese perché facciano politicamente proprio lo spirito e le ragioni dell'indirizzo proposto dal Procuratore della Repubblica di Palermo. Auspicando che di tale orientamento ne promuovano il senso politico, affinché non si disperda il patrimonio di conoscenza maturato in questi anni dai magistrati impegnati nel processo e nelle indagini sulla trattativa.