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teresi-vittorio-web2di Aaron Pettinari - 18 aprile 2014
E' stata accolta con soddisfazione dai pm del pool la decisione presa questa mattina dalla Cassazione che ha rigettato la richiesta di remissione del processo sulla trattativa tra Stato e mafia, presentata dai legali degli imputati Mori, De Donno e Subranni. A parlare è il procuratore aggiunto Vittorio Teresi che ha subito commentato: “La richiesta della difesa degli imputati era infondata e particolarmente strumentale. Ragionando e riflettendo a mente fredda sin dal primo momento appariva tale e personalmente non avevo particolari timori sulla decisione che la Suprema Corte avrebbe potuto prendere. Palermo era l'unico luogo che poteva ospitare un processo del genere. Purtroppo in questa città abbiamo avuto le stragi e storicamente vi è sempre stato un grande sacrificio di vite umane.

Questi tristi e tragici accadimenti hanno comunque portato la città ad adottare delle misure di sicurezza che non vi sono in altri luoghi. Ed è chiaro che è proprio Palermo l'unico luogo in cui si possano prevenire tutti i rischi che possono esservi su questo tipo di processo”. Ed infine ha concluso: “Adesso ci auguriamo che il processo continui in serenità nel suo alveo naturale, senza interventi esterni, contrasti ed ostacoli strumentali”. Si riferisce anche alla questione Dell'Utri che potrebbe allungare i tempi del processo? “In questo momento noi siamo in attesa che venga chiarita la sua posizione. Purtroppo al momento siamo solo spettatori e non possiamo che subire la decisione altrui. Una volta che verrà definita la situazione allora potremo affrontare anche la questione Dell'Utri”.

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