Respinta
la richiesta di sentire l'ex premier come teste assistito e ribadita la competenza territoriale
di AMDuemila - 29 agosto 2012
La Procura di Palermo ha respinto le eccezioni sollevate dall'avvocato di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, che nei giorni scorsi aveva obiettato la competenza dei pm a indagare sulla presunta estorsione commessa dal senatore Marcello Dell'Utri ai danni dell'ex premier.
Attraverso un fax i magistrati Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e il procuratore Francesco Messineo hanno ribadito la competenza territoriale, messa in dubbio dal legale, sull'inchiesta e hanno respinto anche la seconda questione sollevata da Ghedini che chiedeva che l'ex premier, citato a comparire come testimone, fosse sentito in qualità di teste assistito, in quanto già indagato per reato connesso. Se questa fosse stata accolta Berlusconi avrebbe potuto presentarsi all'interrogatorio accompagnato dal proprio legale con la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere. Nel fax inviato al legale inoltre, i pm rinnovano la citazione a presentarsi fatta all'ex presidente del consiglio che ha tempo per comparire fino al 5 settembre. Erano già tre le occasioni in cui la Procura aveva richiesto la testimonianza dell'ex premier. Questi dovrà spiegare i 40 milioni di euro dati in 10 anni a Dell'Utri e se alle prime due convocazioni aveva opposto impedimenti istituzionali, all'ultima aveva risposto con le eccezioni sollevate dal legale.