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martello-giudice-webdi AMDuemila - 15 giugno 2012
Si è concluso con diciassette condanne su diciotto imputati il processo denominato Assiopizzo 5 che vedeva alla sbarra alcuni fedeleissimi del clan dei Lo Piccolo. Ad emettere la sentenza il giudice per l'udienza preliminare Lorenzo Matassa. L'unico assolto è Salvatore Vitale (difeso dagli avvocati Enrico Tignini e Silvia Sansone) che è stato subito scarcerato. Inoltre il Gup Matassa ha condannato gli imputati al risarcimento dei danni in favore delle parti civili.

Cento mila euro ciascuno per Regione, Ministero, Presidenza del Consiglio, Comune e provincia di Palermo. Cinquanta mila euro per le amministrazioni di Cinisi, Terrasini e Capaci. Venti mila euro ciascuno alle associazioni Addiopizzo e Libero Futuro. L'inchiesta Addiopizzo coordinata dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i sostituti Francesco Del Bene, Marcello Viola, Anna Maria Picozzi, Lia Sava e Gaetano Paci, si è sviluppata in più tronconi e quello di oggi è solo l'ultimo che arriva alla condanna. L'indagine era scaturita decriptando i pizzini rinvenuti nel covo dei Lo Piccolo a Giardinello. E' così che sono emersi gli interessi della famiglia mafiosa per diversi business criminali. Dal pizzo al traffico di droga, all'intestazione fittizia dei beni. Tra le estorsioni individuate anche quella nei confronti degli imprenditori impegnati nella ristrutturazione dell'aeroporto Falcone e Borsellino, nella realizzazione della caserma Bichelli dell'esercito, in viale Strasburgo, e di un asilo materno a Cinisi. Ma i boss guardavano anche a business "legali" come il centro benessere "O sole mio" di Filippo Catania (condannato per favoreggiamento ma assolto dalle accuse di mafia e intestazione fittizia di beni). Dietro il centro benessere, secondo l'accusa, ci sarebbero i soldi del boss di Resuttana Giovanni Bonanno.

Questo l'elenco degli imputati e le condanne: Salvatore Cataldo 10 anni, Filippo Catania 4, Giovanni Cusimano 6, Gaetano Ciaramitaro 6, Gaspare Di Maggio 10, Lorenzo Fazzone 4 anni e 8 mesi, Edoardo La Mattina 2 anni in continuazione con una precedente condanna, Giuseppe Lo Verde 8, Tommaso Macchiarella 4, Sergio Messeri 8, Gioacchino Morisca 5 anni e 4 mesi, Giorgio Pillitteri 6, Vincenzo Pipitone 6, Carlo Puccio 8, Francesco Puglisi 6, Gaspare Pulizzi 2, Massimo Giuseppe Troia 5 anni e 4 mesi.

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