di Aaron Pettinari - 23 febbraio 2012
E' durato poco più di mezz'ora l'esame come teste del Governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo, al processo contro l'Archittetto Giuseppe Liga, accusato di associazione mafiosa.
Nelle intercettazioni quest'ultimo dice che lui ed il Presdiente della Regione erano amici d'infanzia. Il governatore ha però smentito in aula, davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Palermo dove si svolge il processo, queste affermazioni. "Il mio rapporto con Liga - ha detto deponendo come teste - è cominciato nel 1999 quando, essendo candidato alle elezioni europee, partecipai ad alcuni eventi del Movimento cristiano dei lavoratori di cui Liga era un esponente.
Da allora ci saremmo visti una dozzina di volte, compresa quella in cui è stato ripreso mentre entrava a palazzo d'Orleans". Liga, ritenuto il successore del boss Salvatore Lo Piccolo alla guida del mandamento di Tommaso Natale- San Lorenzo, nel 2009 alla vigilia delle elezioni europee incontrò Lombardo a Palazzo d'Orleans. Ed è proprio su quell'incontro che i pm Francesco Del Bene ed Annamaria Picozzi ha interrogato Lombardo. "L'ho incontrato non solo in quella occasione ma altre volte, - ha detto ancora il governatore - si vantava di essere stato presentato dal cardinale Pappalardo e di avere avuto un ruolo della Primavera palermitana di Leoluca Orlando. Poi non so se raccontava frottole o meno". A Liga arrivò da parte della presidenza della Regione anche un messaggio di auguri per l'onomastico. "La mia segreteria ha l'archivio dei cellulari delle persone con cui ho rapporti ed è abitudine mandare messaggi in queste occasioni. Non c'è nulla di anormale", ha spiegato. In una intercettazione tra Liga e Marco Belluardo, altro esponente del Mcl, il giorno dopo la sua visita alla presidenza della Regione l'architetto si vanta della sua amicizia con il governatore. "Tu sai che con il presidente sono amico d'infanzia", dice Liga. "Sì lo so, lo so", risponde Belluardo.
"Ripeto, il mio rapporto con il movimento cominciò nel 1999 - ha ribadito Lombardo - fui invitato dal vertice nazionale Mcl a un convegno in un albergo di Selinunte. Da allora, grazie a quell'apporto elettorale, il mio rapporto si fece più frequente. Con Liga avevo buoni rapporti, nel senso che non abbiamo avuto mai un litigio o una discussione". E ai giornalisti che hanno chiesto perché la Regione, pur in presenza di una legge che prevede la costituzione in giudizio dell'Ente nei processi di mafia, non abbia chiesto di essere parte civile nel dibattimento a carico contro l'architetto Giuseppe Liga ha risposto: “Non sono io a costituirmi parte civile nei processi di mafia, procedono gli uffici”. Una distrazione, forse, ma comunque grave anche perché nella giornata di ieri l’ufficio legislativo e legale, ha ribadito: “La costituzione di parte civile – dicono dagli uffici di via Caltanissetta – è un atto di natura squisitamente politica. Compete alla giunta o al presidente. Se la presidenza della Regione è al corrente del procedimento non c’è bisogno di segnalarlo”.